Proprio in quanto capitale di Israele, oggi possiamo dire che una delle sedi storiche del Cristianesimo non è più sotto il dominio islamico.
Infatti, a Gerusalemme vi sono le sedi patriarcali della cristianità latina, greca ed armena.
Ora, a Gerusalemme vi è una parte della storia d'Europa.
Mi piacerebbe un giorno vedere il Kotel, il Cenacolo e la basilica del Santo Sepolcro.
Agli amici ebrei che vivono e che mi seguono chiedo un favore: pregare per me, perché io possa fare un giro in quella città, prima della fine dei miei giorni.
Sapete, io sono un blogger e mi piacerebbe un giorno diventare un reporter o un giornalista e potere parlare di Gerusalemme non vista con gli occhi di altri ma vista con i miei occhi.
Vorrei potere toccare con mano la sacralità e la storia di quel luogo santo.
Il mio amico e socio Morris Sonnino (che ha cittadinanza israeliana ed italiana) me ne ha parlato tante volte e mi ha detto che una città come Gerusalemme mi piacerebbe.
Su questo, Morris può giurare.
Certo, al momento, mi accontenterei di vedere la città in una cartolina ma una delle mie aspirazioni sarebbe andarci di persona.
Se andassi a Gerusalemme, sarei l'uomo più felice del mondo.
Infatti, toccherei con mano la storia di una città che tanto diede a questa Europa ma che questa Europa vuole rinnegare.
Infatti, questa Europa ha deciso di non riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico di Israele e (così facendo) ha deciso di condannare la città, mettendola nelle mani di chi vorrebbe riscriverne la storia, infarcendola di falsità.
Io, invece, vorrei raccontare la storia vera.
Per fare ciò, penso che si debba toccare la storia con mano.
Solo così la si può raccontare.
Oggi, Gerusalemme è una città libera grazie alla politica che si sta adottando.
Questo non deve essere dimenticato
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