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martedì 30 aprile 2019

Quel doppiopesismo rosso...

A Milano, è stato impedito n corteo in ricordo di Sergio Ramelli, un militante del Movimento Sociale Italiano che fu ucciso dai comunisti di Avanguardia Operaia 44 anni fa.
Riporto uno stralcio di un articolo scritto da Francesco Storace su "Il Secolo d'Italia":

"Non riusciranno mai a cancellare dalla nostra memoria il ricordo di Sergio Ramelli. Lui vive mentre loro si macerano nell’odio. Loro, uguali a quei delinquenti che lo aggredirono in gruppo, con viltà e chiavi inglesi in mano. Lo massacrarono, finì in coma e 47 giorni dopo Nostro Signore se lo portò in Paradiso.E ieri i loro tardoemuli cercavano il bis. Con le loro urla sguaiate. Ai suoi ideali puliti – i nostri – gridavano allora che “uccidere un fascista non è reato”. Ora, come svillaneggiava un delirante comunicato della sinistra rifondarola, fanno anche peggio se possibile. E scrivono vergognosamente che “i morti sono stati vivi e che la loro fine, anche se tragica, non cancella scelte e militanza”. È la firma, 44 anni dopo, su un delitto spietato. Costoro fanno i rivoluzionari ma pretendono coccoledal potere, anche quello attuale. Che vergogna, prefetto di Milano per quel corteo vietato fino all’ultimo a chi voleva onorare Sergio, con tanto di manganellata a un manifestante. E che pena per la pagliacciata consentita invece ai cosiddetti antifascisti che hanno potuto sfilare con i loro toni truculenti".

Questi comunisti hanno la memoria corta ed usano i soliti "due pesi e due misure".
Infatti, essi parlano tanto dei crimini dei fascisti ma tacciono riguardo alle porcherie dei comunisti.
Parlano tanto della Shoah (ed è giusto che si parli di ciò) ma tacciono riguardo al fatto che oggi sostengano la Palestina, una cosa voluta da un neonazista.
Essi condannano coloro che vanno al tomba di Benito Mussolini,  a Predappio, ma onorano personaggi criminali come Lenin, Arafat e Chavez. 
Questi comunisti sono degli ipocriti.
Essi condannano il fascismo ma onorano la memoria di personaggi come Lenin, Mao Tse Tung, Che Guevara e Yasser Arafat, i quali, in fatto di crimine, di certo non ebbero nulla da invidiare ad Adolf Hitler.
Dunque, questi comunisti contribuiscono a creare un clima di odio e non permettono al nostro Paese di essere un Paese normale.
Fascismo e nazismo fecero cose esecrabili...ma il comunismo non fu da meno in fatto di crimini.
Se fossi comunista...mi vergognerei.



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