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lunedì 22 aprile 2019

Mueller, il grande sconfitto!

Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Federico Punzi che è intitolato "Conclusioni ed equivoci del rapporto Mueller: oltre la cortina fumogena degli inconsolabili Never Trumpers, d’oltreoceano e nostrani".
Ne riporto questo stralcio:

"Non si danno pace e c’è da capirli. Ci avevano raccontato che Hillary aveva vinto tutti i dibattiti televisivi. Ci avevano assicurato che la partita era chiusa, la Clinton alla fine sarebbe entrata alla Casa Bianca. Poi, ci hanno spiegato che ha perso per colpa delle email hackerate dai russi: elezioni rubate. E ancora, che Trump era un puppet di Putin e che lui o il suo comitato avevano cospirato, o almeno collaborato con i russi per interferire nelle elezioni. Che il “Cialtrone in Chief” avrebbe da ultimo subito un impeachment o si sarebbe dimesso. Che Mueller stava “stringendo il cerchio attorno a Trump” ed era a un passo dalla “pistola fumante”, questione di giorni. Persino, nelle ultime ore, che l’Attorney General William Barr nella sua lettera al Congresso sulle conclusioni dell’inchiesta aveva barato, omettendo chissà quali colpi di scena e particolari incriminanti il presidente".

Robert Mueller, il grande accusatore del presidente USA Donald Trump, è il grande sconfitto.
Il castello accusatorio che era stato eretto contro Trump è stato demolito.
Dunque, Trump non ha cospirato con i russi né è stato un bambolotto nelle mani di Putin.
In verità, si è fatto di tutto per fare vincere Hillary Clinton ma coloro che l'hanno sponsorizzata tanto non sono riusciti nell'intento.
Così, hanno cercato in tutti i modi di fare cadere Trump, per via giudiziaria.
Qui in Italia, è uno spettacolo abbastanza noto.
Mi viene in mente quanto accaduto al presidente Berlusconi e quanto sta accadendo al ministro degli Interni e leader della Lega Matteo Salvini.
Evidentemente, quei "signori" che tanto hanno caldeggiato Hillary Clinton non hanno accettato la sconfitta e hanno cercato in tutti i modi di fare cadere Trump, prima tentando di screditarlo sui giornali e poi ricorrendo alla via giudiziaria.
Però, le accuse si sono mostrate aleatorie e Trump è ancora lì.
Neppure il voto li ha premiati, dato che il Senato è ancora in mano a repubblicani.
Oramai, il giochino di Hillary Clinton e soci è stato scoperto.

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