So che non dovrei tirare in ballo il buon Dio ma ho i miei motivi per fare ciò e penso che anche lui capirà.
Io odio l'ideologia socialista come Isaac Newton e Voltaire odiavano il cattolicesimo.
Sarei disposto a dire una cosa del genere in confessione di fronte ad un prete, senza provare pentimento di ciò.
Su Facebook, gira questa foto che mostra il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti.
Vicino a lui vi è una scritta che recita: "Europa che salva il pianeta. Zero emissione di Co2 entro il 2050".
Ora, qualcosa non torna.
Infatti, a casa mia, risulta che il carbonio e l'ossigeno dell'anidride carbonica siano due elementi distinti.
Dunque, la formula esatta dell'anidride carbonica è "CO2".
Ricordo che sono diplomato in chimica e biologia.
Insomma, è sempre la stessa storia: questi personaggi della sinistra mostrano la spocchia e la supponenza, cercando di fare passare gli altri per ignoranti, quando i primi ignoranti sono loro.
In secondo luogo, i comunisti parlano tanto di "dignità dei lavoratori".
Però, non mi pare che nei Paesi in cui il comunismo si sviluppò i lavoratori avessero avuto tanta dignità.
Anzi, essi vivevano da miserabili ed erano senza libertà.
Tutto questo, avveniva (e tuttora avviene, ove vi sono il comunismo e l'ideologia socialista) in nome del mito utopico dell'eguaglianza, una cosa irrealizzabile.
Del resto, anche qui in Italia, ove non c'è un regime socialista di tipo sovietico ma il socialismo è presente e (come un tumore maligno) ha infettato gangli importanti della società) ci sono problemi.
Su "Il Giorno", vi è un bell'articolo del 28 luglio 2018 che parla di lavoratori sfruttati e e ricattati dalla rete di cooperative.
Se io prendessi il potere, la prima cosa che farei sarebbe l'abrogazione della "Legge Mosca", un'odiosa legge del 1974 che dà privilegi fiscali alle cooperative.
Le cooperative dovrebbero pagare le tasse come le normali imprese private, le quali sono spesso sfruttate da uno Stato bulimico.
Io sogno un'Italia spurgata da certe ideologie che hanno fatto tanti danni.
Penso alla mia Sicilia, una terra che potenzialmente potrebbe essere più ricca anche della potente Lombardia e che invece è ridotta ad uno sfacelo per colpa dell'assistenzialismo, che è tipico del socialismo.
Io sogno un'Italia più simile a Paesi come USA ed Israele, due grandi Paesi liberali che oggi crescono grazie alla politica di destra dei loro rispettivi governi.
Queste politiche favoriscono la libera impresa, con più concorrenza e più produzione di ricchezza.
Qui in Italia, invece, si è premiato lo statalismo.
Esso ha mortificato la libera impresa.
Tante aziende hanno chiuso i battenti o sono andate all'estero ed i pochi imprenditori rimasti hanno assunto un potere di ricatto sui dipendenti.
Infatti, non essendoci lavoro, un dipendente ci penserà su almeno dieci volte prima di dimettersi.
Oggi, un datore di lavoro può dire al suo dipendente: "Se ti sta bene, queste sono le condizioni e le accetti. Se non ti sta bene, lì c'è la porta!".
Egli sa che il lavoro non c'è ed il dipendente è costretto ad accettare le condizioni che gli sono state imposte.
Se ci fossero più imprese, un dipendente che non si trova bene nell'azienda in cui lavora potrebbe benissimo mandare al diavolo il suo datore di lavoro, andare a lavorare da un'altra parte e (magari) fargli anche un danno, qualora il nuovo posto di lavoro fosse in un'azienda concorrente.
Invece, la situazione reale è ben diversa.
Io (che conosco certe situazioni) sogno un'Italia realmente libera e prego Dio perché questo sogno possa avverarsi.
Per questo, io auspico una svolta alle prossime elezioni europee, le quali avranno luogo il 26 maggio 2019.
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