Raffaella Parvolo, un personaggio molto noto su Facebook perché crede di essere la sosia di Raffaella Fico, si è vantata di avere ricevuto il Reddito di Cittadinanza con il suo compagno.
Ella ha pubblicato la foto con cui ha fatto sfoggio della card e ha scritto:
"Alla faccia di chi va' a' lavorare x mille euro al mese,pulire i bagni,raccogliere le arance nei campi come fanno i sicilianesi, o guidare le pecore x i campi come fanno i sardegnoli. X noi oggi è un giorno Santo, siamo diventati dei turisti x sempre. Guardate il mio compagno che felice che è, ci è arrivato il reddito di cittadinanza. Ora potremmo andare in ferie e comprarci una casa nuova. Grazie 5 stelle,noi vi voteremmo sempre. Baci sparsi dalla donna più seguita e amata d'italia".
In primis, la signorina in questione farebbe bene ad imparare a scrivere in un italiano decente.
In secundis, mi pongo questa domanda: "Io, che lavoro come stagista presso un'azienda della mia zona, sarei un grandissimo cretino?".
Io lavoro presso un'azienda alimentare della mia zona.
Ho un contratto da stagista che mi è appena stato rinnovato per altri sei mesi.
Mi alzo alle 4.00 del mattino e guadagno uno stipendio adeguato a quella tipologia di contratto e alle ore di lavoro.
In poche parole, io che lavoro sarei da considerare come un cretino.
Infatti, con il Reddito di Cittadinanza una persona guadagna dei soldi più di 700 Euro al mese...senza lavorare.
Ora, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha un bel dire nell'affermare che il Reddito di Cittadinanza sia uno strumento di lotta alla povertà e di incentivo al lavoro.
In primis, non c'è lavoro.
Le politiche dei precedenti governi hanno ammazzato la libera impresa.
In secundis, il Reddito di Cittadinanza è finanziato con soldi che si sarebbero potuti usare (per esempio) per costruire le infrastrutture, che servono per fare impresa.
Quindi, Di Maio può dire ciò che vuole.
Può parlare dei "navigator" (coloro che dovrebbero aiutare le persone a cercarsi un lavoro nei centri per l'impiego) e di offerte di lavoro da accettare, per non perdere il sussidio.
Però, la realtà dice che non c'è lavoro.
Mancando l'impresa, manca il lavoro.
L'impresa manca per le troppe tasse, la troppa burocrazia, la giustizia che non funziona, la mancanza di infrastrutture ed il costo dei carburanti e dell'energia elettrica.
Purtroppo, la politica economica di questo Governo va verso la direzione del peggiore assistenzialismo, anziché verso una politica economica autenticamente liberale.
Così, anziché avere della gente che lavora con dignità, noi ci troveremo con tante persone che staranno a casa a non fare nulla.
Tanto, avranno comunque lo stipendio.
Il post di quella signorina è un insulto a chi lavora.
Il post di quella signorina è un insulto a chi lavora.
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