Ogni 25 aprile, ricorrenza che ricorda la caduta del fascismo qui in Italia, vi sono odi e scontri tra i cosiddetti "antifascisti" ed i "fascisti".
A volte, mi viene da pensare che questa ricorrenza sia da abolire.
Sia ben chiaro, questa mia affermazione è una provocazione ed io non sono fascista.
Infatti, sono un conservatore-liberale.
Non faccio "pellegrinaggi" a Predappio (semmai, sarei più incline a fare pellegrinaggi veri nella vicina Sarsina, presso la concattedrale di San Vicinio) e non ho simpatie per il fascismo.
Però, quando sento certi "antifascisti" che usano ancora oggi toni di rancore e che accusano di "fascismo" coloro che semplicemente non la pensano secondo il loro pensiero mi viene da pensare che questi signori non sappiano cosa sia la democrazia.
Ora, deve essere ricordato che il fascismo non c'è più.
Dunque, consegniamolo alla storia del nostra Paese, di cui esso è pur sempre parte, e cerchiamo di costruire una vera democrazia, in cui c'è rispetto per le persone.
Io ricordo quanto accaduto nel 2006 a Milano, quando l'allora candidata sindaca Letizia Moratti aveva cercato di portare il proprio padre (seduto su una sedia a rotelle) alle celebrazioni pubbliche ma i cosiddetti "antifascisti" avevano contestato lei e lui, fischiandoli.
Cerchiamo di andare oltre certe cose.
Oltretutto, durante la II Guerra Mondiale, anche i partigiani fecero le loro porcherie.
Penso all'uccisione del Beato Rolando Rivi e alle foibe.
Che male fecero quel povero seminarista ucciso a Monchio (nella Provincia di Modena) e l'istriana Norma Cossetto?
Di conseguenza, ognuno dovrebbe fare i conti con la storia.
Purtroppo, sembra che qui in Italia questo principio non valga per tutti.
Questo ci porta ad avere una "democrazia viziata".
Per finire, ricordo anche che l'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani, ha più volte escluso la Brigata Ebraica dalle sue manifestazioni e sostiene la Palestina.
Qualcuno dovrebbe dire ai signori dell'ANPI che la Palestina fu inventata da un amico dei nazisti, il mufti di Gerusalemme Amin al Husseini.
Dunque, farebbero bene ad informarsi meglio.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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