Non bastava Luca Casarini, il quale è indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma ora ci si mette anche padre Nandino Capovilla, parroco di Marghera, in Provincia di Venezia.
Ora, questo sacerdote è noto per certe manifestazioni pro-migranti.
Per esempio, nel Natale 2015, egli aveva allestito in chiesa un presepe multietnico.
Certamente, padre Nandino non è l'unico prete a fare queste cose.
Ora, questi preti farebbero bene a pensare al fatto che la gente non vada più in chiesa proprio perché molte parrocchie sono trasformate (di fatto) in sindacati , in "case del popolo" o centri sociali, in cui la messa è diventata uno spot pro-migranti.
La carità è una grande dote cristiana ma qui sembra che si stia facendo solo politica.
Ergo, padre Nandino e tutti i preti che la pensano come lui dovrebbero spretarsi e fare politica.
Oltretutto, questi preti parlano tanto dei migranti che vengono dall'Africa ma parlano poco (o non dicono nulla) non dicono nulla dei cristiani in difficoltà.
Mi viene in mente la situazione dei cristiani di Cipro Nord.
Questo fa allontanare i fedeli.
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