Io sono più d'accordo con la posizione dei vescovi africani, i quali fanno di tutto per scoraggiare l'emigrazione dai loro Paesi, e con quella della Conferenza Episcopale di Spagna, che dice che i poveri siano da aiutare a casa loro.
Lo ius soli è un errore.
Su questo tema non vale nemmeno il dogma dell'Infallibilità Papale.
Infatti, il Papa è infallibile quando, come pastore universale della Chiesa, con "un atto definitivo proclama una dottrina riguardante la fede o la morale"*.
Sulle questioni politiche di immigrazione, il Papa può dire la sua opinione, che sarà legittima, ma non ha nessuna infallibilità.
Egli può parlare di carità (un Papa che non parla di carità non è un Papa che fa il suo mestiere) ma non può imporre ad uno Stato di fare entrare i migranti.
Ergo, sui migranti Papa Francesco può dire ciò che vuole ma non può imporre nulla perché esprime una sua legittima opinione per la quale non vale il dogma dell'Infallibilità.
Noi non abbiamo nessun dovere di concedere lo ius soli.
Una volta concesso lo ius soli accadrà che noi ci troveremo con un'altra pletora di persone senza lavoro che si aggiungerà a quella esistente.
Ci sarà povertà che si aggiungerà a nuova povertà.
Inoltre, lo ius soli non risolverà certo il problema del terrorismo, visto che i terroristi che hanno compiuto attacchi a Parigi e a Londra erano tutti cittadini francesi e britannici.
Dunque, piantiamola con questo buonismo che non fa bene alla Chiesa.
Articolo di Famiglia Cristiana
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