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venerdì 30 giugno 2017

Le tasse ci uccidono

Leggete questo articolo del blog "The Italian Tory" che è intitolato "Ecco come le tasse fermano la crescita".

Dell'articolo, riporto questo stralcio:

"Quante volte negli ultimi mesi ci siamo sentiti ripetere che siamo l’anello debole dell’Unione Europea come crescita? Più o meno tutti i giorni, da tutti i giornali e da tutte le tv, eppure, sembra incredibile, c’è ancora chi trova spazio per parlare di imposte patrimoniali. Secondo i signori di Bruxelles per risolvere il problema dei nostri conti pubblici dobbiamo introdurre la tassa sulla casa, una sorta di furto ancora peggiore delle altre tasse, perché essendo la casa un valore che presenta un costo, si finisce per tassare continuamente qualcosa per cui si è già pagato. La verità è che pochi vogliono guardare alla situazione del debito pubblico con la serietà e l’obiettività necessaria. Il debito pubblico è una cosa di per se iniqua, perché ci indica quanto lo stato voglia fare oltre le proprie possibilità, impegnandosi (per conto dei contribuenti) a pagare interessi sul debito che distolgono avanzo primario dalle spese necessarie, oppure dalla detassazione che tanto bene farebbe ai cittadini. L’Italia ha un enorme debito pubblico, con tassi di interesse elevatissimi, e si ritrova a dover pagare cifre di interesse sul debito che sono assolutamente vergognose e incredibili, facendo si che il finanziamento del debito pubblico sia un problema ancora più grosso del finanziamento della macchina statale. Chi pensa però di risolvere il problema alzando le tasse dimostra di essere incredibilmente ignorante in materia economica, perché lo sanno tutti che la crescita è inversamente proporzionale all’imposizione fiscale, e che la spesa pubblica non è in grado di eguagliare, per inefficienza, l’investimento privato".

Sono d'accordo con il contenuto dell'articolo ma aggiungo un aspetto.
Tanta parte di queste tasse va a finanziare non la spesa pubblica produttiva, ossia quella spesa pubblica con cui (per esempio) si fanno le infrastrutture.
Queste tasse vanno a finanziare una spesa pubblica improduttiva, come quella per mantenere i burocrati o per l'accoglienza di persone che non avrebbero alcun diritto di stare qui: gli immigrati clandestini.
Questo è il dramma.
Se questa spesa pubblica e queste tasse servissero (per esempio) per fare le grandi opere infrastrutturali, il problema non sarebbe così grave.
Quelle opere, infatti, si ripagherebbero con il lavoro e la ricchezza creati.
Invece, queste tasse vengono usate per della spesa pubblica che non serve ad un tubo.
Inoltre, certi privilegi fiscali sono da abolire.
Mi riferisco, per esempio, alla "Legge Mosca" del 1974, la quale dà privilegi fiscali alle cooperative.
Le imposte patrimoniali sono deleterie, poiché inficiano il diritto di proprietà e fanno scappare gli investitori.



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