Io non sono fascista

Come promesso ieri, vi parlo del mio rapporto con il fascismo.
In verità, la famiglia di mio padre era fascista.
Mio nonno mi raccontava di Benito Mussolini, che conobbe.
Tuttavia, io ho scelto un'altra strada.
Affascinato da personaggi della storia inglese come il vescovo Stephen Gardiner (nell'immagine qui sopra), re Carlo I Stuart, Edmund Burke e Winston Churchill, io mi sono avvicinato al conservatorismo inglese.
Il fascismo deriva dal socialismo ed è figlio della Rivoluzione francese.
Il conservatorismo, invece, è antecedente rispetto al fascismo ed è anche contro di esso.
Per esempio, il fascismo è statalista mentre il conservatorismo favorisce l'iniziativa privata.
Inoltre, nel rapporto Stato-Chiesa, come scrisse don Sturzo, il fascismo voleva una Chiesa asservita ad esso.
Nel conservatorismo vi è un rapporto di collaborazione tra il trono e l'altare.
Ricordo che il fascismo parte da un'ideologia anticlericale, a differenza del conservatorismo.
Il fascismo è per l'istruzione di Stato. Il conservatorismo valorizza anche l'istruzione privata.
Il fascismo è per il dirigismo delle imprese. Il conservatorismo è per la libertà di impresa.
Inoltre, il conservatorismo britannico (e non solo) non fece certo quello che fece il fascismo con le Leggi Razziali.
Il conservatorismo difende la famiglia in quanto cellula fondante della struttura di una società (poiché in essa avviene anche parte dell'educazione degli uomini del futuro) e non solo perché si fanno i figli.
Il fascismo vede nella famiglia solo quella realtà in cui si fanno i figli, che dovranno diventare soldati, le famose "baionette" da mandare al fronte per combattere.
Molto probabilmente, se fossi vissuto all'epoca, Mussolini mi avrebbe additato come "servo dei poteri plutocratici e giudaico-massonici".
Dunque, facciamo le dovute distinzioni.