La Svezia è sull'orlo di una guerra civile

Un'amica (che ringrazio) mi ha segnalato un articolo del sito "10 News" che è intitolato "Sweden on the Brink of CIVIL WAR, National Police Commissioner: “HELP US, HELP US!”".
Il capo della polizia svedese Dan Eliason ha lanciato l'allarme.
Oggi, interi quartieri delle città svedesi sono alla totale mercé di fanatici islamici.
Negli anni, la Svezia ha accolto immigrati islamici di ogni dove: dal Nord Africa alla Bosnia Erzegovina.
Il sistema assistenzialistico svedese ha permesso a queste comunità di prosperare, senza però chiedere ad esse di riconoscere in pieno la politica e la cultura svedesi.
Le comunità islamiche oggi formano veri e propri "Stati negli Stati" dentro le varie città svedesi e (di fatto) le istituzioni svedesi non riescono ad esprimere la loro giurisdizione.
Oltretutto, in Svezia c'è stato per anni un atteggiamento "politicamente corretto".
Addirittura, il vescovo luterano di Stoccolma (che è una donna di nome Eva Brunne) ha aperto le chiese alla preghiera dei musulmani, per i quali debbono essere tolti i crocifissi.
Avete capito dove sono arrivati gli Svedesi, i quali oggi pagano ciò.