Il caso di don Mazzolari, due parole

Oggi, Papa Francesco è stato a Bozzolo, qui in Provincia di Mantova, per rendere omaggio a don Primo Mazzolari (1890-1959), che il 19 settembre sarà beatificato.

Anche se è in Provincia di Mantova, Bozzolo fa parte della Diocesi di Cremona.
Ora, è singolare che la scuola superiore in cui mi diplomai fosse stata intitolata proprio a don Primo Mazzolari. Infatti, la scuola  in cui (nel 1999) mi diplomai fu l'Istituto Professionale per i Servizi Sociali "Don Primo Mazzolari" di Mantova, oggi accorpata all'IPSIA "Leonardo da Vinci".
Ancora oggi c'è chi mi giudica come "fascista" mentre il prete cremonese fu un antifascista convinto.
Comunque, parlerò un'altra volta del mio rapporto con il fascismo, anche se (premetto) fascista non sono mai stato.
Dovrò dare qualche lezioncina di storia.
Ora, il caso di don Mazzolari è ancora oggi uno dei più strumentalizzati.
Certamente, don Mazzolari fu ostile al fascismo.
Egli fece delle cose buone, come quella di salvare molti ebrei.
Fu un personaggio un po' border line.
Certamente, le intenzioni di don Mazzolari in termini di carità furono notevoli.
Nel contempo, però, fu anche facile strumentalizzarlo, dato che qui in Italia tutto è politica.
Penso che strumentalizzare un personaggio come lui a fini politici sia fuori luogo.
La sua azione non deve essere classificata come "politica".
Io sono certo che se l'Italia fosse caduta in mano ai comunisti (la cui ideologia non fu certo meno perniciosa del fascismo) egli avrebbe agito allo stesso modo.
Ricordo che i comunisti ammazzavano  i preti e tuttora, ove ancora hanno potere, li perseguitano ed ammazzano.