L'articolo è sul quotidiano "Libero".
Di esso, vi riporto uno stralcio:
"Odio l’Islam. Ne ho abbastanza di leggere articoli scritti da entomologi che osservano gli insetti umani agitarsi laggiù, dietro le lenti del microscopio: laddove brulica una vita che però gli entomologi non vivono, così come non la vivono tanti giornalisti e politici che la osservano e la giudicano dai loro laboratori separati, asettici, fuori dai quali annasperebbero e perirebbero come in un’acqua che non è la loro. È dal 2001 che leggo analisi basate su altre analisi, sommate ad altre analisi fratto altre analisi, commenti su altri commenti, tanti ne ho scritti senza alzare il culo dalla sedia: con lo stesso rapporto che ha il critico cinematografico coi film dell’esistente, vite degli altri che si limita a guardare e a sezionare da non-attore, da non-protagonista, da non vivente.".
Ora, l'articolo avrà certo delle parole che possono sembrare dure ma va contestualizzato, essendo stato scritto il 28 luglio 2016, all'indomani dell'attentato di Nizza.
Mi permetto di rispondere ad un commentatore che ha scritto questo commento al mio articolo di questa mattina:
"Il diritto ad odiare esiste: è umano e va rispettato. Si può odiare ad esempio un mafioso, chi ha ucciso un parente, un ladro, un corrotto, anche un politico. Ma il diritto ad odiare incontra i consueti limiti, tra cui quelli che vietano di generalizzare, poiché altrimenti il diritto ad odiare si trasforma in diritto a discriminare e al razzismo.Si possono odiare i terroristi, si possono odiare gli islamici collusi con essi, anche gli islamici silenti. Ma non si possono negare gli islamici in quanto tale o l'islam in quanto tale. Diventa razzismo. Provi infatti a sostituire islam con ebraismo e islamici con ebrei e vedrà l'effetto.
La responsabilità è individuale, dunque anche l'odio deve esserlo. I diritti hanno hanno una linea di confine, oltre c'è un illecito. C'è libertà di pensiero, non libertà di offesa.
Io non ho letto l'articolo di facci, ma se ha generalizzato è giusto sia stato sospeso.
Pensi ai siciliani ai tempi delle bombe: sarebbe stato giusto scrivere un articolo di odio verso tutti i siciliani solo perché 'tutti i mafiosi sono siciliani'? Certo che no: generalizzazione=razzismo=offesa=non diritto".
Un terrorista islamico non è diverso da un mafioso.
Anzi, per certi versi è anche peggio poiché il mafioso uccide per il potere mentre il terrorista islamico uccide per un'ideologia.
Quindi, si può odiare anche il terrorista islamico.
Il terrorismo islamico è anche peggio della mafia.
Sia chiaro, non sto difendendo la mafia.
Essere peggio della mafia, che di per sé è vergognosa, significa essere davvero abietti.
Inoltre, come ho scritto prima, le parole di Facci sono da contestualizzare, dato che sono state scritte dopo un attentato.
Per finire, va detta un'altra cosa.
I musulmani vogliono la pace?
Bene, inizino a lavorare all'interno della loro religione, abbandonando anche ogni ambiguità.
Per esempio, qual è il loro pensiero verso le donne?
Qual è il loro pensiero verso gli omosessuali?
Qual è il loro pensiero verso chi cambia dall'Islam passa ad un'altra religione?
Qual è il loro pensiero verso gli ebrei, i cristiani, i credenti di altre fedi e gli atei?
Per loro il peccato deve essere per forza un reato?
I musulmani inizino a lavorare su loro stessi riguardo a queste cose.
Per noi cristiani, per esempio, l'omosessualità è un peccato ma noi non ci azzarderemmo mai a fare male ad un omosessuale poiché egli ha tutti i diritti finché non lede il prossimo.
Ognuno può fare ciò che vuole finché non lede il prossimo.
L'Islam come la pensa riguardo a ciò?
Non tutti i musulmani sono terroristi ma tutti i terroristi sono musulmani.
Ciò fu detto da Abdel Rahman al-Rashed, direttore della televisione di sole news Al Arabiya, all'indomani della strage di Beslan che ci fu nel 2004.
Allora, riflettiamo.
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