Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

martedì 27 giugno 2017

Lu 'Nfernu di Giuvanni da Mutina/L'Inferno di Giovanni da Modena


Unni granni lu santu stesi...
comu camora staci accussì 'n Bononia...
pirchì tintu giudii et christiani ammazzau...l'arabbu prufeta ci mittìu puru...
da Mutina Giuvanni...cà pittau...
lu 'Nfernu...cum Satan cà animi mancia...
cum omini cum curona et tonsura...
d'iddu victimae et prossimi ancora...
pirchì dû mali sempri d'avissi pavura.

Italiano:

Ove grande il santo stette...
come ancora sta...così in Bologna...
perché malo ebrei e cristiani ammazzò...
l'arabo profeta ci mise pure...
da Modena Giovanni...che dipinse...
l'Inferno...con Satana che anime mangia...
con uomini con corona e tonsura...
d'egli vittime e prossimi ancora...
perché del male sempre s'abbia paura.

Questa poesia parla di un affresco che si trova nella basilica di San Petronio in Bologna, che mi avrebbe fatto piacere visitare.
Nella basilica vi è la cappella Bolognini e in essa vi è un affresco di Giovanni da Modena (Giovanni di Pietro Falloppi, 1379-1455) che è intitolato "L'Inferno".
Si tratta di una rappresentazione dell'Inferno dantesco.
Il titolo è eloquente e mostra l'Inferno con una figura del demonio che ingoia le anime delle sue vittime e le defeca da sotto.
Intorno a questa figura vi sono teste coronate e tonsurate che di lui sono vittime e complici.
Si vedono avari costretti ad ingoiare oro fuso a testa in giù, i lussuriosi infilzati nello spiedo e gli invidiosi colpiti da frecce.
L'affresco è contestato per la presenza di Maometto.
La presenza dell'opera in questione ha reso la basilica del capoluogo dell'Emilia-Romagna un obiettivo sensibile che può essere preso di mira dai fanatici islamici.
Ora, faccio una mia considerazione.
Una volta, al tempo di Giovanni da Modena, non c'era il" politicamente corretto".
Una volta si poteva dire che nel 627 Maometto fece uccidere ed uccise delle tribù di ebrei innocenti che si trovavano a Medina.
Nel 630 AD, Maometto attacco l'Impero Romano d'Oriente, un impero cristiano.
Perché si deve avere paura di dire certe cose?
Maometto era un capo religioso e politico e fece anche atti di violenza, a differenza di Gesù Cristo, che invece parlava di amare Dio ed il prossimo e si fece crocifiggere.
Sul Corano sono scritte parole non belle contro gli ebrei e noi cristiani.
Gli islamici dovrebbero chiarire il senso di queste parole.
Dunque, alla luce del pensiero attuale, erano più liberi gli uomini del Medio Evo o siamo più liberi noi?
Giovanni da Modena fece un affresco di questo tipo.
Un pittore attuale avrebbe il coraggio di fare ciò?
Io ne dubito.




Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.