La questione della famiglia

Cari amici ed amiche,

sono tornato dalla Messa dedicata alla Santa Famiglia che si è celebrata qui in parrocchia a Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Ora, faccio una riflessione, rifacendomi alla mia cara storia inglese.
Per avere l'agognato annullamento del matrimonio e seguire i suoi bollenti spiriti, il re d'Inghilterra Enrico VIII Tudor (1491-1547, nell'immagine) ruppe i rapporti tra la Chiesa inglese e Roma.
Oggi, esiste la tentazione forte del "bastare a sé stessi".
La famiglia è la prima cosa ad essere colpita.
Pensiamo al fatto che oggi si incoraggino le persone ad essere single.
Pensiamo al fatto che si divorzi e che (in qualche modo) si incentivi al divorzio.
Ad oggi, io non ho la fortuna di farmi una famiglia, di essere marito e padre.
Solo Dio sa se io ne avrò una. Prima, dovrò avere un lavoro stabile.
Però, guardando all'esperienza dei miei genitori, io so che essere una famiglia significa amarsi per quello che si è (compatirsi) e perdonarsi.
Nel mondo di oggi, invece, si premia l'"io" anziché il "noi".
Così, vedo tante coppie che si separano o che vivono senza sposarsi oppure vedo tanti single.
Tutto questo, fa riverbero anche sugli altri aspetti sociali.
La gente tende sempre più a volere "bastare a sé stessa".
Sia ben chiaro, io non dico che noi dobbiamo annullare noi stessi per la comunità (cosa che fanno i musulmani) ma ciascuno di noi dovremo cercare di contribuire alla crescita della comunità, con le sue caratteristiche e sempre tenendo conto della sua sfera privata di ognuno e rispettandola.
Allora, ci sarà una società in armonia.
Dio ci ha chiamati a fare famiglia per questo.
Cordiali saluti.