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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 21 dicembre 2016

Terrorismo, a lezione da Israele

Cari amici ed amiche,

come riporta un articolo scritto da Fiamma Nirenstein su "Il Giornale",  noi dobbiamo imparare da Israele per lottare contro il terrorismo.
Dell'articolo in questione, vi riporto questo stralcio:

"L'affresco è sotto i nostri occhi, basta osservarlo senza pregiudizi e le risposte, magari non totali ma significative ci suggeriranno il da farsi. Ed è un disegno molto largo quello che i terroristi sono riusciti a dipingere ieri: mezzo mondo e le leadership più importanti sono in stato di shock, il terrore si mescola alla zizzania internazionale. Addirittura l'uomo arrestato a Berlino non è il jihadista del camion, che si aggira armato; il camion ritorna, una baldanzosa affermazione di assassinio di massa, l'invenzione geniale che qualsiasi veicolo può improvvisamente sterzare a ammazzare proprio te, come a Nizza e in decine di occasioni in Israele. La Merkel balbetta la sua condanna al terrorismo islamico che mal si combina con la sua politica di accoglienza. I tedeschi hanno buone ragioni per frenare l'aggressività del loro stesso popolo, ma è inutile, per esempio, che Colonia dove centinaia di donne sono state violentate e derubate l'altro Capodanno, di nuovo adesso indica una festa in piazza. È pazzesco che in Europa le feste pubbliche di Natale, già minacciate più volte (a Ludwigshafen un ragazzino di 12 anni di origine irachena alla fine di novembre ha messo una bomba in un mercato di Natale) non siano sorvegliate. E in Turchia che dire della inverosimile incapacità nell'individuare, nel fermare persino dopo gli spari il giovane sunnita che ha assassinato l'ambasciatore russo, le paradossali immagini che non sanno di essere il ritratto della morte stessa. E adesso quanto sforzo nel bloccare gli antichi sentimenti di odio russo-turco, sedato in questo periodo solo per affiancarsi a quell'assassino di Bashar Assad e ai suoi alleati iraniano-hezbollah.",

Va bene quanto scritto da Fiamma Nirenstein.
Prima di tutto, serve un collegamento tra l'informazione e l'azione.
Se non lo facciamo, la preda siamo. La guerra è in casa nostra.
Inoltre, noi dobbiamo iniziare a mettere sotto controllo le moschee sul nostro territorio.
Dobbiamo controllare chi le finanzia e chi le amministra, dato che le moschee possono fungere da luoghi di reclutamento di terroristi.
Per finire, noi dobbiamo dire basta alla politica dell'accoglienza senza se e senza ma.
Anche l'immigrazione clandestina può essere veicolo di terrorismo, con terroristi che vengono qui spacciati per "profughi",  e (parliamoci chiaro) tra i "profughi" ci può essere il "bacino di persone" tra le quali reclutare potenziali terroristi.
Allora, si vuole fare qualcosa?
Cordiali saluti.



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.