Cari amici ed amiche,
ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio dell'articolo de "La Nuova Bussola Quotidiana" che è intitolato "Israele e le risoluzioni Onu: quale equilibrio?".
Dell'articolo, scritto da Graziano Motta, riporto questo stralcio:
"Premeditazione, tradimento, disprezzo: queste parole grosse, poco consuete nella pratica delle relazioni internazionali , sono state sbattute in faccia a statisti, analisti politici e opinione pubblica mondiale in occasione della risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che – è ormai noto – quasi unanime ( 14 si e l’astensione degli Stati Uniti) ha condannato la politica degli insediamenti israeliani in Cisgiordania e a Gerusalemme est definendoli “ostacolo alla pace” . Quel che è accaduto ha modificato, in maniera inattesa, lo scenario in cui si è da anni impantanato il processo negoziale israelo-palestinese. Senza però aiutarlo, anzi rendendolo ancor più ostico.
Uno scenario scontato questo, in partenza, per la reazione che l’abbandono del sostegno diplomatico degli Stati Uniti al suo alleato di sempre, ovvero la fine dell’impunità in sede ONU, avrebbe causato nello stato di Israele. Le intemperanze verbali contro il presidente Barack Obama – definito addirittura un “falso ipocrita filo-islamico” – e le analisi di politologi sul suo “voltafaccia” – attuato proprio in limine mortis del suo potere – si intrecciano intorno a due grandi interrogativi : il perché di tutto questo e le sue prevedibili conseguenze.
Nell’esporre la sua road map per risolvere il conflitto israelo-palestinese, una sorta di “piano onnicomprensivo” basato sul principio di due Stati per due popoli, il segretario di stato John Kerry ha sostenuto che con la prosecuzione della politica degli insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme est lo Stato israeliano abbandonerà la sua democrazia e dominerà inevitabilmente il popolo palestinese. E’ questo l’avvertimento che con la risoluzione all’ONU tutta la comunità internazionale ha inteso dare. L’astensione americana al momento della sua approvazione ha inteso salvaguardare il mai rinnegato impegno a difesa della sicurezza d’Israele".
Ora, io trovato l'atto degli USA una vigliaccata.
Il presidente USA Barack Hussein Obama sta implementando questa politica contro Israele per due motivi: la sua ideologia filo-araba e la sua volontà di creare problemi al suo successore Donald J. Trump, il quale si insedierà il 20 gennaio.
Ora, non è possibile implementare la politica dei "due popoli, due Stati".
Il motivo è semplice: i "palestinesi" non riconoscono Israele.
Essi non vogliono uno Stato che coesiste con Israele.
Essi vogliono la cancellazione di Israele dalle cartine geografiche.
Questo è inaccettabile non solo agli occhi degli israeliani ma anche a quelli del buonsenso e della ragione.
Voi vorreste mai convivere con chi vuole la vostra fine?
Questa risoluzione dell'ONU è danno per la pace.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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