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giovedì 22 dicembre 2016

L'Isis è il nuovo nazismo

Cari amici ed amiche,

vi invito a leggere un articolo del giornale "Tempi.it" che è intitolato "Solo i confini ci salveranno dalla teocrazia fintamente religiosa".
Dell'articolo, riporto questo stralcio:

"Due cose hanno in comune gli attentati di Berlino contro un mercatino natalizio e di Ankara contro l’ambasciatore russo in Turchia: l’ideologia islamista radicale dei loro autori e il loro disprezzo imperialista per i confini. Per contrasto, l’insegnamento da trarre dagli eventi è che le ideologie vanno combattute e i confini vanno difesi e protetti.

Fra le frasi che l’agente di polizia Mevlut Mert Altintas avrebbe concitatamente gridato subito dopo avere assassinato l’ambasciatore Andrei Karlov, ce ne sarebbe una che dice all’incirca così: «Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui». A quale “noi” si riferiva l’attentatore? Non certo a quello della nazionalità, perché l’agente delle forze speciali era un turco nativo di Smirne, mentre ad Aleppo muoiono civili siriani, dunque arabi per lingua e cultura, e combattenti di molte nazionalità, per lo più mediorientali e dell’Asia centrale (libanesi, iracheni, iraniani, sauditi, ceceni, uzbeki, ecc.).
Non poteva riferirsi nemmeno al “noi” dei musulmani genericamente intesi, perché tutti i protagonisti della tragedia di Aleppo, con l’eccezione dei piloti dell’aviazione militare russa, sono musulmani: sono musulmani e spesso interpretano entrambi i ruoli sia i carnefici che le vittime. E non è affatto vero che tutti i musulmani sciiti o alawiti combattono dalla parte del regime di Damasco, mentre tutti i musulmani sunniti sono schierati dalla parte dei ribelli
.".

Prima di commentare, ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio dell'articolo.
La meccanica è la stessa del nazismo.
Anche il nazismo puntava ad abbattere i confini tra i vari Stati europei, sottomettendo questi ultimi al "mito" della "pura razza germanica che doveva dominare il mondo".
Così vuole fare l'Isis, che vuole sottomettere e distruggere gli altri nel nome della mezzaluna islamica.
Questo mondo dell'Isis vuole attaccare anche noi, sia con il terrorismo sia con l'invasione attraverso un'immigrazione clandestina, ben consci del fatto che il relativismo che c'è nelle nostre società permetta alle loro ideologie di prosperare.
Cordiali saluti.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".