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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 23 dicembre 2016

Una riflessione sulle parole di padre Alberto Bertozzi sul Comitato Manifestazioni Roncoferraro

Cari amici ed amiche,

in occasione dell'apericena di martedì, padre Alberto Bertozzi, parroco di Roncoferraro (Mantova), ha consegnato l'immaginetta che ho riportato qui sopra a ciascun Comitato Manifestazioni Roncoferraro.
Dietro, l'immaginetta reca queste parole:



"Cari amici del Comitato,
è da 11 anni che condividiamo un pezzo della storia di Roncoferraro. Dico che in mezzo a voi mi trovo bene, come a casa.
Quante volte mi avete nutrito! E quante volte avete lavorato per me che rappresento la parrocchia.
Grazie.
Sento il bisogno, ora, di rivolgervi parole mie proprie, da uomo-prete: anch'io ho la mia specialità. Ê un desiderio.
Alcuni, pian piano, sono costretti a motivo dell'età a lasciare il passo ad altri più giovani.
Questo può causare qualche frizione, qualche difficoltà.
Tutto ciò è normale. Avviene in tante famiglie che conducono un'impresa...
Però...è Natale.
Vi chiedo, come fratello, di fermare un attimo i vostri pensieri per vedere se c'è bisogno di dare o ricevere un perdono.
Piccole cose: dimenticanze, gesti di impazienza, un mancato grazie...Cose piccole.
Non c'è bisogno di cose grandi, basta uno sguardo, un sorriso, un gesto. Io ho sperimentato che è così. Buon Natale
".

Ora, faccio una riflessione partendo da queste parole.
Questa mia riflessione non è limitata al comitato ma spazia anche oltre.
Io penso che perdonare sia una cosa molto difficile, che, però, se si riesce a fare è una grande cosa.
E' molto più facile provare rancore o indifferenza verso una persona che ha fatto un torto che non perdonare.
Il rancore è la classica via a quattro corsie per ogni senso di marcia come il tratto dell'Autostrada A1 Milano-Napoli che è compreso tra Modena ed il collegamento di Bologna-Borgo Panigale con l'Autostrada A14 Bologna-Taranto  che, però, anziché portare a Napoli a porta a qualcosa che di buono non ha nulla.
Da un piccolo rancore può saltare fuori qualcosa di veramente grave e pericoloso.
Quindi, fermiamoci un attimo e cerchiamo di mettere a posto ogni cosa.
Riguardo alla questione tra vecchi e giovani, io mi collego al discorso referendum che c'è stato il 4 dicembre scorso.
Il referendum ha fatto emergere che oggi vi è un conflitto generazionale tra vecchi e giovani.
I vecchi hanno votato "Sì" ed i giovani hanno detto (quasi in maniera plebiscitaria) "No".
E' evidente che oggi ci sia uno scontro tra vecchi e giovani.
Io mi ricordo una cosa.
Nella mia militanza politica nel Popolo della Libertà, avevo partecipato ad un incontro con il gruppo di quel partito che faceva riferimento a Gilberto Sogliani, il quale era poi passato al Nuovo Centrodestra, mentre io avevo scelto un'altra strada.
Io mi ricordo che uno dei presenti, che era seduto al tavolo con Sogliani,  aveva detto ai giovani: "Scusateci!".
Questo mi aveva colpito.
Effettivamente, i giovani di oggi sono disillusi di fronte ad una realtà come la nostra che a loro non ha dato nulla.
Io, che sono di origini meridionali, posso dire che nel Sud ci sono risorse in un mondo giovanile che è molto più attivo e più numeroso rispetto a quello che c'è qui a Nord.
Infatti, la natalità al Sud è più alta rispetto a quella che c'è qui a Nord, anche se qui al Nord si vive meglio. 
Però, a questi giovani non viene dato modo di esprimersi perché la classe dirigente è vecchia, barocca e bloccata.
Essa è legata all'idea della "mancia" , dell'assistenzialismo, anziché a quella della start up, del finanziamento ad un'idea perché possa essere messa in pratica.
Oggi, questi giovani sono costretti ad andare via perché lasciati a sé.
Io penso che quando una persona di una certa età sente di non potere più andare avanti deve lasciare il posto al giovane. Deve fare ciò non repentinamente ma gradualmente ed insegnando al giovane come fare certe cose, senza castrarne la creatività.
Questo vale per qualsiasi ambito della vita umana.
Cordiali saluti.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".