come riporta il giornale "Rights Reporter", il presidente USA Barack Hussein Obama è pronto a fare un altro sgarbo ad Israele.
Lo sgarbo sta per essere fatto nella ormai fantomatica conferenza di Parigi che si terrà il 15 gennaio, a soli cinque giorni dall’uscita di Obama dalla Casa Bianca.
Infatti, secondo diverse fonti in quelle conferenza, a cui Israele non parteciperà, il Segretario di Stato americano John Kerry presenterà un progetto da portare immediatamente al Consiglio di Sicurezza dell’Onu il quale prevede il ritiro di Israele entro i confini del 1967, la cessione di Gerusalemme Est agli arabi cosiddetti palestinesi e uno scambio di territori sempre con gli arabi per garantire che almeno l’80% delle colonie non venga smantellato. Insomma, si vogliono imporre a Israele i confini e la capitale. Il progetto messo a punto da Kerry e Obama prevede anche che il cosiddetto “Stato palestinese” riconosca Israele come Stato Ebraico e che Israele riconosca Gerusalemme Est come capitale del fantomatico Stato palestinese.
Grazie al cielo, per Obama ci sarà poco da fare.
Il nuovo presidente Donald J. Trump sposterà l'ambasciata americana in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, la quale è capitale di Israele, una ed indivisibile.
Quindi, come si suol dire, Obama la prenderà nelle scarpe.
Non potrà più fare altri danni.
Lui ha ha destabilizzato mezzo mondo.
Basti pensare alle famose "Primavere arabe".
Questo basta e avanza e servirà la pazienza di Donald Trump e di tutti gli altri esponenti della politica nel mondo per mettere a posto tutto.
Cordiali saluti.
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