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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 22 dicembre 2016

Profugopoli, la recensione

Cari amici ed amiche,

ho letto per intero il libro di Mario Giordano "Profugopoli". La casa editrice che l'ha pubblicato è la "Mondadori".
Il libro in questione parla del mondo dell'immigrazione clandestina e del business (che qui da noi viene chiamato con la dicitura del volgo  "magna magna" )  che gravita intorno ad esso.
Nel libro si fanno nomi di società e di cooperative che sono coinvolti intorno ad esso.
Ci sono anche delle tabelle dettagliate sul business che c'è intorno all'immigrazione clandestina.
Per esempio, qui in Provincia di Mantova vi è la cooperativa "Olinda", una cooperativa che si dedica all'assistenza di minori, alla gestione di ludoteche, al baby parking e al doposcuola.
Nel 2013, essa aveva un fatturato pari 1.730.730 Euro.
Nel 2014, il suo fatturato è stato pari a 1.978.445 Euro.
I guadagni realizzati con gli immigrati nel 2014 sono stati pari a 1.612.875 Euro.
Il suo fatturato è cresciuto del 13%.
A Ferrara vi è la cooperativa "Camelot", che fa riferimento alla "Legacoop".
Il suo fatturato nel 2013 è stato pari a 3.328.744 Euro.
Il suo fatturato è salito  4.402.902 Euro nel 2014.
Il guadagno che ha avuto con i "profughi" nel 2014 è stato pari 2.413.647 Euro.
Il suo fatturato è crescita del 36%.
Nel libro si parla di quell'universo di cooperative ed associazioni laiche e cattoliche che ospitano i "profughi" , traendo lauti guadagni, come traggono guadagni anche quegli alberghi che fanno la stessa cosa.
Per esempio, nel libro si parla dell'Albergo-Ristorante "Garò", un albergo-ristorante a due stelle che si trova qui in Provincia di Mantova, precisamente a Bagnolo San Vito, in cui, per dire, una camera veniva data in offerta via internet con un prezzo di 20 Euro.
Ora, a chi ospita questi "profughi", lo Stato garantisce ben 34,5 Euro a persona.
Si parla anche dell'albergo di Binanuova (in Provincia di Cremona) il cui titolare ama mangiare gli spaghetti, il quale fa calcoli di quanto può guadagnare ospitando 50 migranti.
E allora, come si fa a non partecipare ai bandi?
L'entrata è sicura e senza fatica.
Nel libro si parla anche di "Mafia Capitale".
Insomma, il vaso di Pandora è stato aperto.
Nel libro sono riportati dati precisi di chi ha guadagnato (tanto) con la gestione dei profughi, che in realtà profughi non sono.
Infatti, secondo i dati del Ministero degli Interni, i profughi veri e propri sono solo il 5%.
Il resto, è costituito da gente non identificata e che non si fa identificare.
Avendo preso qualche informazione via internet e sui giornali, se non vado errato,  mi risulta che allorquando dei "profughi" vengano messi in un posto tramite via prefettizia (e non tramite SPRAR) tutto sia dato in mano ad una cooperativa e che (di fatto) le autorità del Comune in cui si trova il posto in cui queste persone vengono messe non abbiano alcuna giurisdizione, poiché tutto dipende da prefetto.
Alla faccia della carità cristiana, questa gente viene fatta entrare qui in Italia, con il giro che c'è intorno, mentre noi italiani siamo sempre più nei guai.
Pensiamo alla gente che non si cura più perché non ce la fa ad arrivare a fine mese.
Vi consiglio di leggere il libro di Mario Giordano"Profugopoli".
Cordiali saluti.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".