Cari amici ed amiche,
l'articolo di David Allegranti su "Panorama" che è intitolato "Le quattro disgrazie di Matteo" parla delle quattro donne simbolo del "renzismo": Maria Elena Boschi, Valeria Fedeli, Debora Serracchiani e Alessandra Moretti.
Si parla tanto delle donne in politica e questa sinistra ha fatto di questo tema un cavallo di battaglia.
Lo stesso Matteo Renzi ha fatto suo questo tema.
Peccato, però, che i risultati non siano positivi, tra provvedimenti assurdi e figuracce.
Pensiamo all'attuale ministro dell'Istruzione e dell'Università Valeria Fedeli, che non ha la laurea e forse non ha nemmeno il diploma.
Pensiamo a Maria Elena Boschi, alla sua sgangherata "riforma" costituzionale, alle questioni delle banche e di suo padre.
Pensiamo all'attuale capogruppo in Consiglio regionale del Veneto Alessandra Moretti, che ha lasciato il Parlamento per candidarsi alle elezioni europee e farsi eleggere a Strasburgo, per poi lasciare la sede europea e candidarsi contro Luca Zaia alle elezioni regionali in Veneto per perdere di brutto.
Poi, per essersi recata in India per un matrimonio di un amico è stata costretta a dimettersi.
Infatti, anziché andare in India, ella avrebbe dovuto partecipare alla discussione in Consiglio regionale, alla quale aveva detto di non avere partecipato per motivi di salute.
Pensiamo a Debora Serracchiani, che nel suo Friuli-Venezia Giulia, di cui è presidente, ha perso molti consensi.
Infatti, come vice-segretaria del Partito Democratico, sembra che ella stia più a Roma che nella sua regione.
Io penso che la bravura in politica non si basi sul sesso ma sulle capacità.
Non mi sembra che in queste persone si sia vista tanta capacità.
Si è vista, invece, tanta improvvisazione, con tanta spocchia.
Se queste quattro donne fossero state del centrodestra, la sinistra avrebbe fatto un gran casino.
Invece, queste donne sono di sinistra e la sinistra tace.
Forse, fa anche bene a tacere. Se parlasse, perderebbe quel poco di dignità che le è rimasta.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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