Buona festa di Santo Stefano con una riflessione sull'antisemitismo

Cari amici ed amiche,

oggi è il giorno di Santo Stefano Protomartire, il primo martire cristiano.
Non è festa di precetto, anche se qui in Italia è festa nazionale dal 1947.
Ora, Santo Stefano fu un ebreo di lingua greca convertito poi al Cristianesimo.
Per la storia, egli fu lapidato dai Giudei.
In realtà, la storia va letta meglio.
Stefano era un ebreo di lingua greca che poi si fece cristiano e divenne diacono.
Egli visse (più o meno) quando visse Gesù Cristo (morì nel 36 AD).
Ora, agli inizi il Cristianesimo fu considerato una setta dell'Ebraismo.
Solo con la nascita della Chiesa di Antiochia (dal 47 AD in seguito) il Cristianesimo divenne una religione a sé, staccata dall'Ebraismo, in quanto la Chiesa di Antiochia era formata da cristiani ex-pagani.
Dunque, quello che accadde a Santo Stefano altro non fu che uno scontro dentro l'Ebraismo.
L'Ebraismo era diviso in tante correnti. Pensiamo ai farisei e ai sadducei.
In più vi era uno scontro tra gli ebrei di lingua ebraica e quelli di lingua greca. In questo contesto, il Cristianesimo era visto come l'ennesima corrente dell'Ebraismo.
Stefano era un ebreo di lingua greca ed era inviso agli ebrei di lingua ebraica.
Egli venne lapidato in quanto ebreo di lingua greca, in primis, e come "seguace della corrente di Gesù di Nazaret", in secundis.
Quindi, cari antisemiti, non usate la storia del martirio di Santo Stefano per insultare gli ebrei e fare loro del male.
Termino, augurando buon Santo Stefano a tutti coloro che si chiamano Stefano o Stefania.
Auguro buon Santo Stefano all'amica e socia Stephanie Caracciolo, una grande amica che stimo veramente.
Cordiali saluti.