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mercoledì 21 dicembre 2016

Immigrazione, Islam e Cristianesimo, nessuno giudichi nessuno- parte seconda

Cari amici ed amiche,

riprendo il discorso da me fatto nell'articolo di ieri che è intitolato "Immigrazione, Islam e Cristianesimo, nessuno giudichi nessuno!".
Lo faccio riprendendo l'articolo del sito scritto in inglese "Catholic say" che è intitolato "Horror as ISIS kills 250 Christian children by KNEADING them to death in bread machine".
Ora, quell'articolo riporta gli orrori dell'Isis ai danni dei cristiani dell'Iraq.
I bambini cristiani vengono uccisi e messi nelle macchine con cui si produce il pane.
Questa storia è stata raccontata da Alice Assaf, il cui figlio è stato malmenato e poi impastato come il pane dai terroristi dell'ISIS perché si rifiutava di cambiare il suo nome cristiano “George” con un nome arabo ed islamico.
Avete capito?
Ora, certe "anime buone" che si dicono "cristiane devote" mi reputano un "cattivo cristiano" per il fatto che io dia sostegno a Donald Trump, che sia contro l'immigrazione clandestina, che io sia filo-sionista, che io mi arrabbi per il fatto che "in nome dell'integrazione" si tolgano i crocifissi e i presepi e che non si facciano più cantare le canzoni di Natale.
Mi reputano un "cattivo cristiano" anche per il fatto che io sia contro l'accattonaggio.
Vengo reputato un "cattivo cristiano" perché esprimo tutto ciò su questo blog.
Forse, questa gente farebbe bene a preoccuparsi più dei danni che subiscono i cristiani in ogni dove che non di ciò che scrivo io su questo mio umile blog.
Queste persone si dovrebbero indignare per il fatto che dei bambini vengano uccisi e massacrati perché credono in Cristo come me e come loro e non per il fatto che io attacchi l'immigrazione clandestina o difenda Israele.
Queste persone si dovrebbero indignare per il fatto che si vogliano liberalizzare senza se e senza ma aborto ed eutanasia e non per il fatto che io scriva della mia indignazione per il fatto che non si facciano cantare le canzoni di Natale per "non offendere chi non è cristiano".
Io non sarò certamente un santo (se dicessi di essere un santo sarei ipocrita, perché ho tanti difetti) ma queste persone che mi attaccano non sono migliori di me.
Sono i classici "sepolcri imbiancati".
L'ipocrisia non fu condannata da Gesù Cristo?
Allora, piantiamola con certa retorica che non fa bene a nessuno. Anzi, prima di tutto, questa retorica fa male alla fede cristiana, che viene fatta passare per "molle".
Anzi, faccio un voto: se un giorno mi sposassi ed avessi dei figli chiamerei uno di loro George.
In primis, San Giorgio è uno dei santi che preferisco. In secundis, farei ciò anche per rispetto della memoria di quel bambino iracheno che è stato così brutalmente ucciso.
Cordiali saluti.


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