Cari amici ed amiche,
come riporta "Il Giornale", in Svizzera è accaduto un fatto sconcertante.
Un somalo richiedente asilo ha fatto irruzione salendo sul palco durante la festa natalizia per bambini e ha iniziato a recitare il Corano urlando: "Allahu akbar!".
A questo punto, diciamolo: lo scontro di civiltà esiste!
Non prendiamoci in giro.
Tra attentati e provocazioni di vari tipo, oramai è palese lo scontro di civiltà.
Qualche buontempone dirà: "La maggioranza delle vittime è musulmana!".
Ora, è vero che anche tra i musulmani vi siano persone che sinceramente non vogliono fare del male a nessuno e che queste ultime vengono viste dai fanatici come "apostate".
E' vero che nell'Islam è al centro la comunità e non la persona e che la comunità debba essere aderente in tutto al Corano e che nel Corano vi sono dettami violenti.
Quindi, i terroristi fanno pedissequamente ciò che è scritto nel Corano, senza esegesi.
Nell'Islam non c'è esegesi.
Quindi, le vittime musulmane, in realtà, vengono presentate dai terroristi come "apostati" o come "martiri".
Questa è una guerra e nella guerra vi è anche la propaganda.
I terroristi fanno propaganda usando le loro vittime, facendo vedere che fine fanno coloro che non seguono alla lettera il Corano, nel caso degli "apostati", o per fare vedere che "il musulmano è disposto a tutto pur di fare vincere l'Islam", presentando le altre vittime come "martiri".
Avete capito?
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
C'è guerra di civiltà quando la maggioranza è coi terroristi. Nel caso invece l'isis è sostenuto da una minoranza, essendo la stessa maggioranza musulmana vittima di essa.
RispondiEliminaLei sta giocando con le parole e con singoli comportamenti. Contano i macrodati, non i microdati. Facendo irragionevolmente di tutte le erbe un fascio fa un favore ai fondamentalisti. La stragrande maggioranza del mondo arabo è infatti contro l'isis perché ne è vittima primaria. E questo è un dato incontrovertibile. Le sue posizioni sono irrazionali perché smentite dai dati. Sono parole al vento.
Bisogna recuperare il sentimento cristiano nella società italiana, ma la strada da lei segnata è sbagliata perché poggia su una bugia. E le bugie hanno le gambe corte: lei fa un regalo innazitutto ai cosiddetti buonisti, che in realtà null'altro sono che dei nichilisti senza valori umani e religiosi mossi esclusivamente dal dogma del mercato globale avaloriale e spoliticizzato.
Dov'è l'Islam moderato?
RispondiEliminaL'Islam moderato dovrebbe prendere a calci nel deretano i terroristi dell'Isis.
Invece, non fa nulla.
Il suo silenzio fa male come l'attentato terroristico.
Vuole sapere la verità: l'Islam moderato non esiste.
Esistono singoli musulmani o piccole comunità musulmane moderate ma l'Islam moderato non c'è.
Accetti questa cosa!
L'islam moderato esiste in tutti quei paesi arabi che in maggioranza garantiscono la libertà religiosa. È inutile rifare l'elenco, si fa prima ad elencare (con le dita di una mano) quelli che la negano (tra l'altro tutti alleati dei nostri governi cristiani). Inoltre l'islam moderato esiste in quel 99% delle vittime dell'isis: tutti arabi, tutti musulmani.
RispondiEliminaQuesti dati, che sono incontrovertibili, certificano che lo scontro di civiltà non esiste.
Le sue sono parole al vento, fatto sta che non ha riportato uno, e dico uno, dato. Nessuno.
L'europa deve recuperare il valore della cristianità a fronte di questa epoca nichilistica dominata dal mercato. La sua strada è sbagliata perché fondata su una invenzione. Anzi e le dico anzi, dovremmo prendere esempio proprio dalla maggioranza dei paesi arabi, la quale laicamente riconosce, sì, la libertà religiosa, ma si tiene saldamente ancorata alla sua religione. Dovremmo fare noi lo stesso col cristianesimo.
Mi elenchi i paesi che negano la libertà religiosa, che sono confessionali e che appoggiano l'isis. Su, cominci ad argomentare seriamente e vediamo che ne esce fuori. O si ferma alle parole al vento? Dove sta quest'islam cattivo, avanti, vediamo se è o no (come dico io) rappresentato da una sparutissima minoranza di paesi tutti nostri alleati.
Sugli argomenti seri si argomenta seriamente, non sull'onda dell'emozione o peggio ancora sulle sensazioni.
Questa notte ho deciso di pregare: il mondo ne ha bisogno e anche io. Pregherò anche per lei e la sua famiglia. Sono grato se domani riserverà anche lei qualche preghiera per me.
RispondiEliminaDon Luigi.
La ringrazio delle preghiere.
RispondiEliminaOnestamente, non vedo questo "Islam moderato".
Se ci fosse, prenderebbe le distanze senza se e senza ma dai fanatici, in modo roboante e convinto.
Questa reazione non si vede.
Anzi, capita che quei musulmani perbene che prendono le distanze dai fanatici vengano isolati dalle loro stesse comunità.
Per questo, io dico che l'Islam moderato non esiste. Esistono musulmani moderati ma non l'Islam moderato.
La stragrande maggioranza dei musulmani che vediamo,che conosciamo e che vivono in italia e in europa sono brave persone lavoratrici e rispettose dei nostri valori. Questo mi basta.
RispondiEliminaMa a prescindere da ciò, quello che mi interessava smentire era la guerra di civiltà in atto: numeri e paesi arabi rispettosi del cristianesimo dimostrano che è una fandonia.
Finché non vedrò il mondo musulmano CONDANNARE SENZA SE E SENZA MA il terrorismo, io non crederò nell'assenza di uno scontro di civiltà.
RispondiEliminaRicordo che in molti Paesi arabi i cristiani vivono comunque in una situazione di inferiorità.
E' chiaro il concetto?
Lei può credere ciò che vuole, ma se i dati dicono diversamente le sue parole sono al vento.
RispondiEliminaLo stesso per i 'molti paesi dove i cristiani vivono un posizione di inferiorità': i numeri dicono il contrario, dato che si contano sulle dita di una mano. Sono questi, inoltre, è inutile ricordarlo, tutti ferrei alleati dei governi cristiani europei ed americani.
I dati, i numeri, dicono questo, non si possono inventare di sana pianta le cose, a maggior ragione...una inesistente guerra di civiltà.
E le ridico ciò che le ho detto in altra occasione: la maggior parte dei paesi arabi dovrebbero essere per noi un esempio, dato che, pur all'interno di sistemi laici rispettosi ad esempio del cristianesimo, restano fortemente saldati sulle loro radici religiose. A differenza nostra che, in nome del dogma mercantile, viviamo un'epoca di profondo nichilismo.
Dobbiamo recuperare le radici cristiane che abbiamo perso. E in questa perdita, i musulmani c'entrano davvero poco. Sono il capro espiatorio di un terrorismo che colpisce soprattutto loro.
Signor fucilone, le faccio tanti auguri di buon natale. Preghiamo.
RispondiEliminaMi risulta che, per esempio, in Turchia non si possano fare luoghi di culto non musulmani affacciati sulla pubblica via.
RispondiEliminaMi risulta che a Cipro Nord i cristiani abbiano problemi.
Mi risulta che in Afghanistan la conversione al Cristianesimo sia punita con la morte.
Mi risulta che alle Maldive non si possa predicare una religione diversa dall'Islam.
Posso andare oltre.
Non difenda l'indifendibile.
Sono sempre casi minoritari. In ogni questione bisogna sempre chiedersi: è la maggioranza o la minoranza? In questo caso è la netta minoranza e dunque lo scontro di civiltà non esiste. Tra l'altro è partito dal terrorismo ed è finito con le chiese in pubblica via (anche in Lombardia fu previsto di bloccare nuove moschee e non mi sembra che essa non rispetti le altrui religioni)...
RispondiEliminaSu, facciamo i seri. Il suo problema è che non solo non tiene conto dei dati, ma anche che parla di musulmani così come si potrebbe parlare di europei: non significa praticamente nulla. Tra un turco e un afghano c'è la stessa differenza che passa tra un portoghese e uno svedese: che c'entrano l'uno con le vicende dell'altro? Lei ignora le complessità e semplifica.
I suoi ragionamenti sono smentiti da tutto. Ma l'argomento principale resta quello dei dati: essi smentiscono senza appello lo scontro di civiltà poiché la stragrande maggioranza dei paesi musulmani sono laici, rispettosi del cristianesimo e sono le prime vittime del terrorismo. Ergo: lo scontro non esiste.
Ma poi è davvero sorprendente: l'isis compie attentati continui nei paesi musulmani e lei prende le vittime e le riconduce ai carnefici. Insomma, per riallacciarmi al discorso sugli europei, sarebbe stato come a dire: i tedeschi hanno invaso e ucciso i polacchi...vabbè sempre europei sono.
RispondiEliminaIl suo ragionamento è privo della pur minima ragionevolezza. Non esiste ciò che lei dice. I dati la smentiscono, che ha ancora da ribattere?
No! I dati non mi smentiscono.
RispondiEliminaNei Paesi islamici (o in una larga parte di essi) i cristiani hanno problemi.
Scappano anche dal Libano.
Quanto alle moschee qui in Lombardia, le ricordo che esse sono finanziate da gente di dubbia affidabilità.
Chi finanzia le moschee?
Le finanziano i quatarioti ed i sauditi che non sono certo l'anima moderata dell'Islam, anima moderata della cui esistenza dubito fortemente.
Il resto di ciò che lei afferma è solo chiacchiera.
Lei sta difendendo l'indifendibile.
E adesso, questa conversazione mi sta stancando.
Buon Natale.