Tra Renzi e Bruxelles c'è aria di tempesta? Finché non vedo non credo!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo scritto da Keyser Soze su "Panorama" che è intitolato "Tra Renzi e Bruxelles c'è aria di tempesta".

Keyser Soze è un uomo delle istituzioni che da mesi su "Panorama" racconta la politica, dal di dentro. Lo pseudonimo è preso dal film "I soliti sospetti".
Il premier Matteo Renzi promette che non ci sarà nessuna "manovra di aggiustamento"  (si parlava di 5 o 6 miliardi di Euro, divenuti in pochi giorni 3 o 4) e (addirittura) l'abbassamento dell'Irpef.
Mentre Renzi fa ciò, da Bruxelles arriva la "letterina" con cui l'Unione Europea mette nel mirino i conti del nostro Paese.
Siamo alle solite: Renzi fa una promessa, l'Unione Europea lo smentisce e poi egli fa l'esatto contrario di ciò che promettere.
E' sempre la solita solfa di un Renzi che a parole si dice contro la tecnocrazia europea ma che nei fatti si muove nel modo contrario.
Nelle sedi europee ci sono voci secondo cui per quanto concerne l'esperienza del governo di Renzi si starebbe arrivando ai titoli di coda.
Per esempio, secondo Mario Mauro "al Parlamento di Strasburgo, sia nel gruppo dei popolari, sia in quello dei socialisti, sono molti a scommettere sul fatto che in autunno la situazione economica ed il referendum in Italia, faranno calare il sipario sull'esperienza Renzi".
Vito Bonsignore, europarlamentare del Nuovo Centrodestra, riferendosi a Renzi, sostiene: "Lo considerano un pazzo".
Invece, io dico: "Finché non vedo non credo".
Con la sua incapacità politica, fino ad ora, Renzi è stato il migliore alleato di questo sistema europeo tecnocratico e lontano dai cittadini.
Cordiali saluti.