l'amico e socio Morris Sonnino mi ha portato all'attenzione questo post del solito "don" Giorgio De Capitani:
"Matteo Salvini, dopo giorni di bella vita, torna ad emettere suoni gutturali. E talora qualcosa di giusto esce dalla sua grande bocca, come quando critica papa Francesco perché, il giovedì santo, ha scelto per la lavanda dei piedi undici stranieri richiedenti asilo e una operatrice, presso un Centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma. Sì, ha ragione Salvini: il Papa non doveva lavare i piedi a quella “gentaglia”, ma… probabilmente avrebbe dovuto lavare i piedi sporchi di emme del leader del Carroccio e dei suoi compagni di merenda, visto che i piedi dei migranti sono sì sporchi, ma di sangue per le ingiustizie di noi occidentali, fomentate dai leghisti xenofobi, in primis il loro capo che passa bene la vita come ogni buon borghesaccio, appena è libero dagli impegni del suo quotidiano disimpegno istituzionale.
Sarà per il prossimo anno! Papa Francesco, mettilo già nella tua agenda! Ma temo che nel frattempo qualcosa di “strano” succederà, e allora ben pochi si ricorderanno di Salvini e della Lega. Le vie della provvidenza sono… infinite: ne basterebbe una!".
Il post è sulla pagina di Facebook di don Giorgio De Capitani.
E' inutile dire altro: questo "signore" che dice di essere un prete dovrebbe essere cacciato dalla Chiesa.
Una persona che usa il pulpito (e non solo il pulpito) per esprimere queste cose non può merita il titolo di "ministro di Dio".
Questo "signore" è anche sboccato.
L'arcivescovo di Milano potrebbe fare qualcosa per risolvere il problema?
Cordiali saluti.
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