Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo di Michele Tiraboschi su "Panorama" che è intitolato "Jobs Act, il più costoso dei flop".
Michele Tiraboschi è docente di diritto del lavoro all'Università di Modena.
Ora, secondo quanto riporta il suo articolo, il "Jobs Act", che è tanto reclamizzato dal premier Matteo Renzi, avrebbe prodotto 1.400.000 assunti a tempo indeterminato nel 2015: appena 186.000 in più.
Il costo del "Jobs Act" è stato di 18.000.000 di Euro, tre dei quali oltre le stime.
Il rischio (concreto) è che possa esserci un'esplosione di licenziamenti a partire dal 2018.
Ergo, il "Jobs Act" non ha portato il "boom" di assunzioni, è costato tanto e gli scarsi effetti che ha avuto potrebbero essere vanificati.
Del resto, lo vedo pure io di persona attualmente senza lavoro.
Sempre poche sono le aziende che assumono.
Parliamoci chiaro, per risolvere la disoccupazione si deve fare sì che gli imprenditori facciano il loro mestiere, tagliando la burocrazia e le tasse, facendo le infrastrutture, riformando la giustizia e facendo costare meno l'energia elettrica.
Sarebbe già qualcosa di buono.
Cordiali saluti.
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