il quotidiano "Il Giornale" riporta una vicenda assurda.
E' accaduto a Macerata.
Una nomade è stata arrestata perché accusata di furto in un appartamento.
Ella ha confessato di avere compiuto il furto.
Mentre compiva il reato, la zingara era accompagnata da un connazionale tredicenne.
Davanti al giudice Russo e al pubblico ministero onorario D'Arienzo, nel processo per direttissima, ella ha raccontato che la domenica di Pasqua, insieme al figlio neonato, è arrivata a Macerata con il solo intento di chiedere l'elemosina. Solo l'incontro con il tredicenne le avrebbe fatto cambiare il piano iniziale, decidendo quindi di andare a rubare.
Ora, la nomade non è stata portata in carcere perché madre.
E' stata scarcerata con l'obbligo di dimora.
Ma siamo impazziti?
Un Paese serio, a quella persona sarebbe stato tolto figlio ed ella sarebbe stata arrestata e sbattuta in carcere.
Purtroppo, l'Italia non è un Paese serio.
Oltre al danno c'è stata anche la beffa.
La nomade era uscita dal tribunale ridendo e mimando con la mano il segno della vittoria.
L'Italia non è un Paese serio.
Vergogna!
Vergogna!
Cordiali saluti.
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