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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 24 marzo 2016

Il Papa emerito si sta spegnendo?

Cari amici ed amiche.

il quotidiano "Il Giornale", riporta le parole del segretario del Papa emerito Benedetto XVI, monsignor Georg Gaenswein, il quale ha detto:
"E' un uomo anziano ma è lucidissimo.

Purtroppo, il camminare è diventato faticoso, per questo usa un deambulatore.
Ad aprile compie 89 anni: è come una candela che, lentamente e serenamente, si spegne, come avviene a molti di noi. E' sereno, in pace con Dio, con se stesso e il mondo. E' interessato a tutto e conserva il suo humour fine e sottile, con il quale sa ’dare sale'. Mantiene una corrispondenza abbastanza ampia, ma non scrive più libri, si limita a dettare lettere alla sua segretaria. Volutamente conduce una vita da monaco, ma non è per niente isolato: prega, legge, sente musica, riceve visite, suona il pianoforte... Ha conservato una grande passione per i felini: nei nostri giardini, vivono Contessa e Zorro, due gatti che spesso vengono a ’salutare il Papa emerito
".

Ricordiamoci delle parole dette da Papa Benedetto XVI durante la lectio magistralis all'Università di Ratisbona il 12 settembre 2006.
In particolare, ricordiamo queste parole:


"Nel settimo colloquio (διάλεξις – controversia) edito dal prof. Khoury, l'imperatore tocca il tema della jihād, della guerra santa. Sicuramente l'imperatore sapeva che nella sura 2, 256 si legge: "Nessuna costrizione nelle cose di fede". È probabilmente una delle sure del periodo iniziale, dice una parte degli esperti, in cui Maometto stesso era ancora senza potere e minacciato. Ma, naturalmente, l'imperatore conosceva anche le disposizioni, sviluppate successivamente e fissate nel Corano, circa la guerra santa. Senza soffermarsi sui particolari, come la differenza di trattamento tra coloro che possiedono il "Libro" e gli "increduli", egli, in modo sorprendentemente brusco, brusco al punto da essere per noi inaccettabile, si rivolge al suo interlocutore semplicemente con la domanda centrale sul rapporto tra religione e violenza in genere, dicendo: "Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava".[3] L'imperatore, dopo essersi pronunciato in modo così pesante, spiega poi minuziosamente le ragioni per cui la diffusione della fede mediante la violenza è cosa irragionevole. La violenza è in contrasto con la natura di Dio e la natura dell'anima. "Dio non si compiace del sangue - egli dice -, non agire secondo ragione, „σὺν λόγω”, è contrario alla natura di Dio. La fede è frutto dell'anima, non del corpo. Chi quindi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno della capacità di parlare bene e di ragionare correttamente, non invece della violenza e della minaccia… Per convincere un'anima ragionevole non è necessario disporre né del proprio braccio, né di strumenti per colpire né di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte…"[4]



L'affermazione decisiva in questa argomentazione contro la conversione mediante la violenza è: non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio.[5] L'editore, Theodore Khoury, commenta: per l'imperatore, come bizantino cresciuto nella filosofia greca, quest'affermazione è evidente. Per la dottrina musulmana, invece, Dio è assolutamente trascendente. La sua volontà non è legata a nessuna delle nostre categorie, fosse anche quella della ragionevolezza.[6] In questo contesto Khoury cita un'opera del noto islamista francese R. Arnaldez, il quale rileva che Ibn Hazm si spinge fino a dichiarare che Dio non sarebbe legato neanche dalla sua stessa parola e che niente lo obbligherebbe a rivelare a noi la verità. Se fosse sua volontà, l'uomo dovrebbe praticare anche l'idolatria.[7]"".



Oggi, queste parole sono più attuali che mai!
Cordiali saluti.




2 commenti:

  1. Quanta tenerezza per questo amato Papa e come mi dispiace che gli abbiano dato tanti dispiaceri. Il suo segretario tace molto ma spero che un giorno qualcuno racconti cosa c'è stato dietro le sue dimissioni

    RispondiElimina
  2. Per me, Papa Benedetto XVI è un eroe.
    Anch'io spero che si faccia luce sulla sua abdicazione.

    RispondiElimina

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