E ci denunciano pure!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale", che è intitolato "Siamo invasi dall'olio straniero. E i tunisini ci denunciano pure".
L'articolo è di Claudio Cartaldo.
Adesso arrivano le denunce. Per chi si oppone alla decisione dell'Unione Europea di aprire all'importazione senza dazi di olio tunisino, arriva la scure delle minacce tunisine.
L'associazione tunisina Forza Tounes, infatti, ha "denunciato la campagna di denigratoria condotta da alcuni media italiani, pubblici e privati, contro l'olio d'oliva tunisino". A prendere questa dura posizione è stato il presidente dell'associazione, Souhail Bayoudh, che ha anche criticato la passività del governo tunisino.
Si parla, ovviamente, della decisione dell'Unione Europea di aprire ad una una quota aggiuntiva di 35 mila tonnellate in più all'anno da qui al 2017 senza dazi. Una decisione, hanno denunciato i coltivatori italiani, che "non aiuta i produttori tunisini, fa male a quelli italiani e rischia di aumentare le frodi e i danni per i consumatori".

Qui nessuno ha qualcosa contro i tunisini o l'olio d'oliva della Tunisia.

Il problema è che questa scelta dell'Unione Europea rischia solo di fare gravi danni alla nostra economia.

Ci sarebbe una concorrenza in cui l'olio d'oliva tunisino sarebbe avvantaggiato rispetto a quello italiano.

L'Italia è Paese che produce olio d'oliva di ottima qualità.

Pensiamo all'olio di olive taggiasche, a quello del Lago di Garda o quello siciliano. 

Questo mette a rischio aziende e posti di lavoro.

Da persona attualmente senza lavoro so che significa perdere il posto.

Noi italiani avremo pure il diritto di difendere ciò che è nostro?

Cordiali saluti.