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martedì 29 marzo 2016

Il centrodestra si deve ricostruire



Cari amici ed amiche,

su "Panorama" vi è un articolo di Claudio Martelli che è intitolato "I veri nemici del Cavaliere".
Dell'articolo, riporto la parte finale:

"Eccola la grande strategia del lumbard lepenista: scardinare il sistema in tacita alleanza con i pentastellati.
Oggi a Roma, domani nel referendum costituzionale, infine nel ballottaggio delle politiche.
La strategia varrebbe ove Berlusconi si arrendesse consegnando la guida del centrodestra ad un'accozzaglia di estremismi anti-Euro, anti-Europa, anti-immigrati, succubo di Vladimir Putin e nemico degli americani.
Caro Cavaliere, o si sbriga a ricostruire il suo partito oppure non troverà alleati ma solo padroni".

Il "lumbard lepenista" citato nell'articolo sarebbe Matteo Salvini.
Io non sono pienamente d'accordo con le parole dell'articolo.
In primis, se la Lega Nord facesse asse con il Movimento 5 Stelle rischierebbe di perdere.
Il Movimento 5 Stelle prenderebbe i voti anche al sud.
Quindi, Salvini non solo non scardinerebbe il sistema che si è creato ma potrebbe anche divenire succube del Movimento 5 Stelle.
Inoltre, ricordo che il Movimento 5 Stelle ha anche votato a favore dell'abolizione del reato di clandestinità.
Io penso che Salvini sia più furbo.
In secundis, bisogna stare attenti a parlare di estremismi.
Dirsi contro l'immigrazione clandestina è estremismo?
Essere contro l'immigrazione clandestina non è estremismo.
Non è estremismo neppure essere contro questo Euro e questa Europa.
Tuttavia, una cosa è vera: il presidente Berlusconi (nella foto) deve rifondare Forza Italia.
Il problema è che Forza Italia non può andare troppo al centro.
Se va troppo al centro, Forza Italia cessa di essere un partito di centrodestra e finisce nell'orbita del Partito Democratico di Matteo Renzi.
Forza Italia deve puntare sì all'elettorato moderato ma restando nel centrodestra, visto anche che l'Italia non è un Paese di sinistra.
La strada era stata tracciata da Raffaele Fitto, il quale (però) è arrivato alla rottura.
Fitto sarebbe dovuto restare in Forza Italia ed avrebbe dovuto fare di tutto per scalare il partito e (con la leadership del partito in mano) avrebbe dovuto staccarlo dal Partito Popolare Europeo e allinearlo al gruppo di cui è parte il Conservative Party UK.
Quanto al presidente Berlusconi, egli avrebbe dovuto capire che oramai la sua leadership è compromessa.
A causa di una discutibile sentenza, egli non può più operare.
Il presidente Berlusconi può ancora fare il "padre nobile" del centrodestra.
Lui dovrebbe prendere atto di questo.
Una Forza Italia rigenerata e stabilmente posizionata nel centrodestra avrebbe potuto essere la "gamba moderata" di quell'area politica, il partito che avrebbe potuto captare il consenso di quegli elettori di centrodestra che non hanno una militanza.
L'altra "gamba"sarebbe stata la Lega Nord, che avrebbe preso i voti degli zoccoli duri.
Così, il centrodestra sarebbe stato vincente.
Invece, questa confusione che c'è in Forza Italia rischia di farci avere un centrodestra monco.
Cordiali saluti.




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.