leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Ora i preti aprono la chiesa ai musulmani".
In provincia di Pistoia, nella parrocchia di Vicofaro, don Massimo Biancalini con il parroco don Alessandro Carmignani e un'associazione che si occupa di accoglienza stanno già organizzando l'ospitalità di 18 profughi in tre parrocchie della zona.
Ebbene, nulla di strano per chi fa della carità una missione di vita. Nulla di strano se non fosse per un piccolo particolare: i profughi di fede musulmana potranno pregare gomito a gomito a fianco ai fedeli cattolici. I due uomini di Chiesa infatti stanno allestendo gli spazi per la preghiera all'interno della chiesa.
Se io fossi un parrocchiano della parrocchia di Vicofaro mi ribellerei e andrei a messa da un'altra parte, oltre a scrivere una bella letterina al vescovo. Una cosa del genere non è accettabile.
Forse, questi preti non sanno che nella preghiera islamica è prevista la possibilità che i musulmani possano prendere possesso del luogo di preghiera.
Nella storia è accaduto.
Inoltre, ricordo che per i musulmani il nostro segno della Croce è blasfemo.
Quindi, i cattolici di Vicofaro non potranno più fare il segno della Croce, per "non offendere gli ospiti islamici"?
Si dovrà togliere il crocifisso dalla chiesa, per "non offendere gli ospiti"?
I musulmani vogliono pregare?
Sono liberissimi di farlo ma non in chiesa.
Gli si dia in prestito un locale e li si facciano pregare lì.
Quei due preti non hanno idea di ciò che stanno facendo.
Cordiali saluti.
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