The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 1 ottobre 2013
Stati Uniti d'America, democrazia non è sinonimo di egualitarismo!
Cari amici ed amiche.
L'amico Angelo Fazio mi ha segnalato questa sua riflessione sui Padri fondatori degli Stati Uniti d'America:
"Si pensa all'America e ai suoi padri fondatori associandoli sempre alle origini dell'odierno principio di democrazia.Pochi sanno che, però, se c'è qualcosa che gli autori del "The Federalist" o i redattori della costituzione americana guardavano con sospetto, questa era proprio la democrazia! James Madison, John Adams, Alexander Hamilton e altri avevano paura di qualunque cosa che avesse anche solo il vago sentore della democrazia. Questa si sarebbe imposta un po' ovunque nel mondo occidentale nei periodi successivi, ma per loro equivaleva a "plebe in armi", "rivolta" o "tumulto".I n particolare Adams (importante padre costituente dell'America e secondo presidente della sua storia), riteneva che le società egualitarie non sono mai esistite e che in ogni tessuto sociale vi sono necessariamente un potere monarchico, uno aristocratico (rappresentato dalle élites) e uno democratico (della massa popolare) che cercano di equilibrarsi.
L'antica repubblica romana, a detta di Adams, era il sistema di governo che meglio aveva controbilanciato i suddetti poteri e allora, i padri fondatori dell'America, tentarono di riprodurne i principi nello schema istituzionale che stavano creando.Per questo, crearono un sistema politico che accorpasse a sé un presidente con poteri forti (che riproduceva le tendenze monarchiche), un senato forte (che rappresentasse le istanze della parte aristocratica della nazione) e una camera bassa (che invece vedeva confluire le aspirazioni della massa popolare).
Diversi studiosi asseriscono che "l'America non è una democrazia, bensì una repubblica".
Poi si sa che le cose cambiarono a partire dai mutamenti sociali degli anni '20 del XIX secolo.
Il punto di partenza del cambiamento fu l'elezione di un presidente con spiccate tendenze democratiche come Andrew Jackson.
Si narra un aneddoto significativo di ciò: alla festa d'inaugurazione del mandato presidenziale di Jackson, il salone di gala della Casa Bianca venne imbrattato dagli stivali sporchi di terriccio di tanti gentiluomini del sud accorsi in massa a quel ricevimento.
In seguito, ci fu un progressivo confluire di tendenze ugualitarie sia fra i movimenti populisti che fra quelli conservatori.
Così, nel corso del XIX secolo, ci fu un aumento sempre più marcato dei diritti politici e divenne necessario, per il politico americano, andare alla ricerca del voto dei residenti del più sparuto villaggio dell'estrema provincia.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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