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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 9 ottobre 2013

La squalifica della Curva sud di San Siro? E' una vergogna!

Cari amici ed amiche.

Dopo la partita Milan-Napoli del 22 settembre 2013 (vinta dai napoletani per 1-2) c'è stata la squalifica della Curva sud di San Siro, la curva degli ultras milanisti, da parte del Giudice sportivo.

Il motivo di ciò sono stati i presunti cori razzisti contro i napoletani.
Rivedendo i filmati, però, io non ho notato questi cori razzisti.
Anzi, non si sono sentiti proprio.
Magari, nella curva ci sarà stato qualche persona che avrà fatto qualcosa di goliardico e a qualcuno che è molto potente questa cosa non è andata a genio.
L'Italia è questa!
Le cose goliardiche o i semplici sfottò sportivi vengono sanzionati.
Ora, il fatto che anche altri ultras, come quelli della Juventus e persino quelli dell'Inter e del Napoli (questi ultimi dovrebbero essere gli offesi) abbiano dato sostegno alla Curva sud di San Siro dimostra che qui c'è qualcosa che non va.
Trovo non condivisibile l'affermazione del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris che è riportata sul "Corriere dello Sport" nell'articolo intitolato "De Magistris a Galliani: "Discriminazioni uguali"".
L'amministratore delegato del Milan, il dottor Adriano Galliani, aveva detto che la norma sulla discriminazione territoriale vada abolita.
De Magistris gli ha risposto, dicendo: "Non ci sono discriminazioni di serie A e di serie B, le regole ci sono e vanno rispettate. I napoletani spesso hanno subito discriminazioni inaccettabili. Bisogna abituarsi ad essere rispettosi degli avversari, degli ospiti e dei connazionali.
Anche perché negli stadi si deve dare un messaggio esemplare da un punto di vista etico considerando anche che, con le televisioni, le partite e le tifoserie vengono viste in tutto il mondo
.".
Io sono in buona parte d'accordo con il dottor Galliani.
Se non abolita, la norma che tratta la discriminazione territoriale dovrebbe essere rivista.
Un semplice sfottò non può essere trattato come un atto di offesa.
Bisogna distinguere quello che è lo sfottò dal vero atto di offesa. 
Inoltre, è vero che i napoletani possono avere subito discriminazioni vere e proprie com'è vero che ci possono discriminazioni  da parte di gente del sud ai danni di quelli del nord.
La gente del sud e quella del nord vanno trattate nello stesso modo.
Quando c'è, l'atto di offesa va punito.
Però, non si deve confondere la goliardata con un atto di offesa.
Persino i napoletani sono stati solidali con la Curva sud.
Qui in Italia, basta che qualcuno faccia la "piangina" viene ascoltato ed accontentato. 
Inoltre, De Magistris ha fatto la tragedia riguardo a quanto accaduto a Milano ma non dice nulla, per esempio, del fatto che in certe curve si facciano cori antisemiti o si fischi, quando si fa il minuto di silenzio per un carabiniere morto o per un soldato rimasto ucciso mentre era in missione, così come non dice nulla del fatto che in certe curve si facciano cori politici, come quelli comunisti.
Sono queste le cose gravi!
La politica dovrebbe essere messa fuori dagli stadi. 
Cordiali saluti. 



4 commenti:

  1. Mi sembrerebbe alquanto strano che il sindaco di Napoli debba invocare la squalifica di uno stadio altrui perché si sentono cori antisemiti o inneggianti al comunismo. Non trova? Cosa diversa sarebbe se ciò accadesse al San Paolo! Altrimenti prima di dire qualcosa che ci riguarda direttamente si dovrebbe aver fatto l'elenco delle cose dette e non dette.
    Inoltre i cori contro i napoletani (sempre che ci siano stati) sono i soliti tipo: "senti che puzza scappano anche i cani ecc...". Beh, se non è coro offensivo e violento questo....
    Per il resto sono d'accordo che la norma vada rivista almeno nell'applicazione nella direzione della certezza.
    Ma forse, tutto questo dibattito è la prova che l'italia non è pronta culturalmente per partite di calcio all'insegna dello sport e della presenza delle famiglie. Si parla, qui, infatti, di cori offensivi, non già di sfottò che sono invece il sale del calcio e anzi di ogni sport.
    I primi ad essere impreparati sono proprio i dirigenti se è vero che alla feste del Milan (ma lo stesso accade in molte altre società) sono perennemente presenti alcuni personaggi della curva pluripregiudicati e condannati, tra l'altro, proprio per minacce nei confronti di Galliani!
    Giovanni Palmieri, un assiduo e ventennale frequentatore di stadi.
    Saluti.

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  2. De Magistris ha detto quelle cose in riferimento alla squalifica di San Siro, non dello stadio San Paolo di Napoli.
    Lui si scandalizza tanto della discriminazione verso i napoletani.
    Quando c'è, essa va condannata ma non si può non distinguere quello che è uno sfottò da quello che è un atto violento contro i napoletani.
    Qui si esagera!
    Inoltre, i cori antisemiti ci sono.
    Un mio amico di religione ebraica (che frequenta gli stadi) lo sa e lo dice.
    Ci sono anche i cori politici che inneggiano a comunismo e nazismo.
    Di questi bisogna preoccuparsi!
    Non ci si può stracciare le vesti riguardo ai cori contro i napoletani, che tra l'altro solidarizzano con i milanisti (e questo la dice lunga sul fatto che forse quei cori non ci siano stati), e poi non dire nulla dei cori politici o di quelli antisemiti.
    Queste cose vanno dette, altrimenti, come dice lei, vi sarebbe la dimostrazione del fatto che in Italia non vi sia una cultura sportiva.
    Un saluto,

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  3. "Discriminazione territoriale" .... che pagliacciata! Si rischia la chiusura degli stadi per un semplice sfottò mentre per cori ben più gravi (antisemiti, o inneggianti al comunismo) niente. E' un po' come quando uno stadio viene in parte chiuso per gesti e cori fascisti ma non per gesti o cori inneggianti al comunismo. Sono due pesi e due misure. Se i napoletani durante una partita dell'Inter dovessero fare cori contro noi del Nord chiamandoci polentoni sarei la prima a dire che la chiusura dello stadio o eventuali sanzioni sarebbero eccessive.

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  4. Hai perfettamente ragione! E' quello che dico pure io.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.