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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 13 ottobre 2013

La Costituzione? Va modificata!

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del sito "Agora Vox" che è intitolato "Perché la manifestazione del 12 ottobre è ipocrita".

Ieri, c'è stata una manifestazione "in difesa della Costituzione".
Questa manifestazione è stata promossa da questa solita sinistra giustizialista e disfattista.
Basti pensare al fatto che quelli che l'hanno voluta siano Stefano Rodotà, Marco Travaglio, Maurizio Landini, Giuseppe Civati ed altri.
Sono tutti esponenti molto noti della sinistra massimalista.
Ora, almeno per quanto concerne l'organizzazione dello Stato, questa Costituzione non funziona più.
E' un dato di fatto.
Per esempio, il fatto che il nostro Parlamento sia fatto da due Camere (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica) che fanno la stessa cosa crea difficoltà di governabilità e di approvazione delle leggi.
Il Presidente del Consiglio (Primo Ministro) non può rimuovere i ministri che ritiene non competenti.
Abbiamo uno Stato costituito da 15 Regioni a statuto ordinario e 5 a statuto speciale.
Queste ultime possono tenersi i soldi delle loro tasse.
Così, tutto il gravame fiscale ricade su quelle Regioni virtuose a statuto ordinario, come la Lombardia.
Bisogna cambiare!
Tutti i Paesi occidentali non hanno un Parlamento con un bicameralismo paritario come il nostro.
Il Senato dovrebbe diventare Senato federale e dovrebbe avere funzioni diverse da quelle della Camera dei Deputati, che conserverebbe quelle attuali.
Lo Stato dovrebbe diventare federale.
Non ci dovrebbe essere più la distinzione tra "Regioni a statuto ordinario e a statuto speciale" ma ogni Regione dovrebbe essere autonoma mentre al Governo centrale dovrebbero restare alcune funzioni, come la politica estera, la sicurezza, la politica inerente alle grandi opere infrastrutturali e la politica energetica.
Bisogna fare in modo che il Governo sia tutelato.
Ergo, serve una "norma contro i ribaltoni".
Finché c'è la maggioranza eletta, il Governo va avanti.
Se questa dovesse venire meno, si dovrebbe tornare alle urne.
Il Presidente del Consiglio dovrebbe avere la prerogativa di nominare e revocare i ministri oppure, si dovrebbe trasformare l'Italia da Repubblica parlamentare a Repubblica semi-presidenziale, sul modello francese.
A me, personalmente, piace il modello americano ma qui in Italia non è possibile da applicare.
Così com'è, la Costituzione non va più.
Serve una seria riforma, con il consenso più ampio.
Solo così, la Costituzione può tornare ad essere "via maestra".
Cordiali saluti.




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Ringrazio un caro amico di questa foto.