Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

lunedì 7 gennaio 2013

Elezioni politiche del 24-25 febbraio del 2013-il voto estero

Cari amici ed amiche.

L'amico Marco Stella mi ha fatto pervenire il regolamento del voto per gli italiani residenti all'estero alle elezioni politiche che si terranno il 24 ed 25 febbraio 2013:


"Con il D.P.R. n. 226 del 22 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 299 del 24 dicembre 2012, sono state indette le elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, che si terranno in Italia nei giorni 24 e 25 febbraio 2013.


Gli elettori residenti all’estero e alcune specifiche categorie di connazionali temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali potranno votare per corrispondenza in occasione di tali consultazioni.



1. VOTO PER CORRISPONDENZA DEI CITTADINI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO

2. VOTO PER CORRISPONDENZA DEI CITTADINI ITALIANI TEMPORANEAMENTE ALL’ESTERO PER MOTIVI DI SERVIZIO O MISSIONI INTERNAZIONALI



1. VOTO PER CORRISPONDENZA DEI CITTADINI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO

Il voto è un DIRITTO tutelato dalla Costituzione Italiana. In base alla Legge 27 dicembre 2001, n.459, i cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali della circoscrizione estero, VOTANO PER POSTA. A tal fine, si raccomanda di controllare e regolarizzare la propria situazione anagrafica e di indirizzo presso il proprio consolato.

È POSSIBILE IN ALTERNATIVA SCEGLIERE DI VOTARE IN ITALIA PRESSO IL PROPRIO COMUNE, comunicando per iscritto la propria scelta (OPZIONE) al consolato entro i termini di legge.

La scelta (opzione) di votare in Italia vale solo per una consultazione elettorale.

Chi desidera votare in Italia per le elezioni politiche del 2013 deve darne comunicazione scritta che deve pervenire al proprio consolato ENTRO IL 3 GENNAIO 2013 (10° giorno successivo all’indizione).

Tale comunicazione può essere scritta su carta semplice e - per essere valida - deve contenere nome, cognome, data, luogo di nascita, luogo di residenza e firma dell’elettore. Per tale comunicazione si può anche utilizzare l’apposito modulo disponibile presso il consolato, i Patronati, le associazioni, il COMITES oppure scaricabile da questo sito web o da quello del proprio Ufficio consolare.

Se la dichiarazione non è consegnata personalmente, dovrà essere accompagnata da copia di un documento di identitàdel dichiarante.

Come prescritto dalla normativa vigente, sarà cura degli elettori verificare che la comunicazione di opzione spedita per posta sia stata ricevuta in tempo utile dal proprio Ufficio consolare.

Gli elettori che scelgono di votare in Italia in occasione delle prossime elezioni politiche, ricevono dai rispettivi comuni italiani la cartolina-avviso per votare - presso i seggi elettorali in Italia - per i candidati nelle circoscrizioni nazionali e non per quelli della Circoscrizione Estero.

Se si sceglie di rientrare in Italia per votare, la Legge NON prevede alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano.La scelta di votare in Italia può essere successivamenteREVOCATA con una comunicazione scritta da inviare o consegnare all’Ufficio consolare con le stesse modalità ed entro gli stessi termini previsti per l’esercizio dell’opzione, ossia entro il 3 GENNAIO 2013.

Gli elettori residenti all’estero ed iscritti all’AIRE che non hanno esercitato l’opzione per il voto in Italia riceveranno a domicilio, da parte del consolato di riferimento, il plico elettorale contenente le schede e le istruzioni sulle modalità di voto. Si raccomanda di seguire attentamente le istruzioni e di osservare le date indicate per spedire all’Ufficio consolare la busta preaffrancata contenente la busta anonima con le schede votate.

In caso di mancata ricezione del plico elettorale entro il 10 febbraio, gli elettori potranno recarsi di persona all’Ufficio consolare di riferimento per verificare la propria posizione elettorale: nel caso in cui i nominativi già figurino nell’elenco degli elettori in possesso dell’Ufficio consolare, si potrà ottenere un duplicato del plico elettorale, mentre in caso contrario si potrà chiedere al consolato di attivare le procedure per essere aggiunti all’elenco degli elettori.



2. VOTO PER CORRISPONDENZA DEI CITTADINI ITALIANI TEMPORANEAMENTE ALL’ESTERO PER MOTIVI DI SERVIZIO O MISSIONI INTERNAZIONALI.

Ai sensi del Decreto-legge 18 dicembre 2012, n. 223, possono votare per corrispondenza, previa apposita dichiarazione, le seguenti tipologie di elettori temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali:
appartenenti  alle  Forze  armate  e  alle  Forze  di   polizia temporaneamente all'estero in quanto impegnati nello  svolgimento  di missioni internazionali; 
dipendenti di amministrazioni  dello  Stato,  di  regioni  o  di province autonome, temporaneamente all'estero per motivi di servizio, qualora la durata prevista della loro permanenza all'estero,  secondo quanto attestato  dall'Amministrazione di appartenenza, sia  superiore a tre mesi e inferiore a  dodici  mesi,  ovvero  non  siano  comunque tenuti ad iscriversi all'AIRE ai sensi della legge 27  ottobre  1988, n. 470, nonché, qualora non iscritti  alle  anagrafi  dei  cittadini italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi;
professori e ricercatori universitari  di  cui  al  decreto  del Presidente della Repubblica 11  luglio  1980,  n.  382,  titolari  di incarichi e contratti ai sensi dell'articolo 1, comma 12, della legge 4 novembre 2005, n. 230, e di cui alla legge  30  dicembre  2010,  n. 240, che si trovano in servizio presso  istituti  universitari  e  di ricerca all'estero per una durata complessiva di almeno  sei  mesi  e non più di dodici mesi che, alla data  del  decreto  del  Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi, si trovano all'estero da almeno tre mesi, nonché, qualora non  iscritti  nelle  anagrafi  dei cittadini italiani all'estero, i loro familiari conviventi.

Tali elettori votano per la circoscrizione della Camera dei Deputati e la circoscrizione del Senato della Repubblica in cui è compreso il comune di Roma Capitale.

La procedura da seguire per l’ammissione al voto dipende dalla categoria di appartenenza:
I militari e i dipendenti pubblici dovranno trasmettere la dichiarazione al comando o amministrazione di appartenenza entro il 20 gennaio 2013 (35° giorno antecedente alla data delle votazioni in Italia). I familiari conviventi dei dipendenti pubblici, qualora non iscritti all’AIRE, dovranno presentare anche la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in ordine allo stato di familiare convivente. 
I professori universitari dovranno far pervenire la dichiarazione, entro il 20 gennaio 2013, direttamente all’Ambasciata/Consolato di riferimento, unitamente alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti i requisiti di servizio e permanenza all’estero previsti dalla norma. I familiari conviventi dovranno presentare anche la dichiarazione sostitutiva relativa allo stato di familiare convivente, qualora non iscritti all’AIRE.



Il modello di dichiarazione è disponibile su questo sito e sui siti degli Uffici consolari.



I cittadini temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missione internazionale esprimono il voto per corrispondenzaanche negli Stati con i quali il Governo italiano non ha potuto concludere apposite intese e negli Stati con intese ma la cui situazione politica o sociale non consente l’esercizio del diritto del voto. A differenza di quanto disposto per i residenti in tali Stati, in nessun caso è previsto un rimborso del costo del biglietto.

I cittadini italiani che si trovino temporaneamente all’estero e non appartengano alle tre categorie sopraindicatepotranno votare esclusivamente recandosi in Italia presso le sezioni istituite nel proprio comune di iscrizione nelle liste elettorali.

Eventuali chiarimenti sulle disposizioni di legge possono essere richiesti a politiche2013@esteri.it

Informazioni circa la propria posizione anagrafica o elettorale possono, invece, essere fornite esclusivamente dal consolato di riferimento.
".

Come mostra la cartina in alto, le circoscrizioni estere sono suddivise in America del Nord (Canada, Stati Uniti d'America, Messico ed Antille), America del Sud, Europa (con la Turchia, Cipro e la Federazione Russa) e Africa, Medio Oriente, Subcontinente Indiano, Mongolia, Cina, Sud Est Asiatico ed Oceania.
Il voto estero si fa attraverso il mezzo postale.
Ora, essendo essendo fatto attraverso la posta, il voto estero è spesso soggetto ad irregolarità.
Era successo nel 2006, quando (tramite il telegiornale satirico "Striscia la Notizia") erano state scoperte delle schede già votate che erano arrivate con il kit nelle case degli italiani residenti all'estero.
Io (e non solo il solo) spero che il meccanismo di voto degli italiani all'estero sia rivisto.
C'è chi vorrebbe che esso fosse abolito.
Qui a Roncoferraro (Mantova) mi capita di discutere con i miei colleghi di partito ed alcuni di loro vorrebbero l'abolizione del voto estero.
Io non sono d'accordo con questi miei colleghi.
Ricordo che gli italiani all'estero hanno delle questioni qui in Italia.
Non sono una cosa estranea rispetto al resto del nostro Paese.
Per esempio, anche gli italiani all'estero devono pagare l'IMU (Imposta Municipale Unica) per i loro beni immobili (case, terreni agricoli ed aree fabbricabili) che sono qui in Italia.
Inoltre, c'è anche il discorso delle pensioni.
Quindi, gli italiani all'estero hanno il diritto di essere rappresentati qui in Italia, nelle nostre istituzioni.
Se non venisse riconosciuto loro questo diritto, i cittadini italiani all'estero avrebbero tutto il diritto (per esempio) di evadere l'IMU.
Non voglio istigare a delinquere ma voglio solo mettere in guardia tutti di un rischio reale.
Rischierebbe di valere il detto che recita: "No taxation without representation".
Dato che pagano le tasse anche qui in Italia (e mi risulta che le paghino care), gli italiani all'estero devono essere rappresentati qui in Italia.
Semmai, va cambiato il meccanismo di voto.
E' evidente che il voto per posta sia incline ad errori ed irregolarità.
Il voto per posta va abolito e si deve fare in modo che ci siano le strutture per fare sì che gli italiani all'estero possano votare in modo agevole.
Per esempio, si potrebbero usare le sedi dei circoli, a patto che non siano legati ai partiti.
Agli italiani all'estero, voglio dare un consiglio: "Se vedete delle schede con segni, carte con indicazioni di voti (a questo o a quell'altro partito) nel kit che vi sarà inviato o schede già votate, SEGNALATE LA COSA A CHI DI DOVERE! Segnalate l'irregolarità al vostro consolato o al Ministero degli Affari Esteri qui in Italia. Segnalate la cosa anche ai giornali, come "Italia chiama Italia" o "Prontofrancesca", il sito di Francesca Alderisi,  o al Portale dei Lombardi nel Mondo, ove opera Marco Stella.  Ci sono anche altri siti seri. Uno di questi, per esempio, è il sito "Wemustact.org" Metto a disposizione anche questo mio blog.
Per quanto questo blog possa essere una piccola attività, rispetto ad "Italia chiama Italia" ed altri, io cerco di impegnarmi per gli altri. Mi trovate anche su Facebook e su Twitter
Le irregolarità devono essere note.
Voi avete lo stesso diritto che abbiamo noi (che stiamo qui in Italia) di esprimere chi vi rappresenta!".
Cordiali saluti.










Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.