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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 6 settembre 2012

Il centrismo? Non è cattolicesimo!

Cari amici ed amiche.

Sul sito della Comunità ambrosiana, ho trovato un articolo molto interessante che è intitolato "Newsletter 71-settembre 2012".

In questo articolo si parla dell'Unione di Centro in Sicilia, che alle elezioni regionali sosterrà il candidato Rosario Crocetta, il candidato di sinistra che è anche un omosessuale dichiarato.
La base dell'UdC siciliana è subbuglio ed è pronta a votare il candidato di centrodestra Nello Musumeci.
Io penso una cosa.
Io penso che il centrismo non sia cattolicesimo.
Da cattolico (praticante), io penso che il centrismo sia nemico del cattolicesimo.
In primo luogo, esso porta a sinistra forze che di sinistra non sono e che, in origine, erano ad essa antitetiche.
Questa è la "Rivoluzione a marcia lenta" di cui parla il libro del grande pensatore cattolico Plinio Correa de Oliveira "Rivoluzione e controrivoluzione":

"A. Il Concilio Vaticano II
Nella prospettiva di Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, il successo dei successi conseguito dal 
sorridente comunismo post-staliniano è stato il silenzio enigmatico, sconcertante e spaventoso, 
apocalitticamente tragico, che il Concilio Vaticano II ha osservato a proposito del comunismo. Questo concilio si volle pastorale e non dogmatico. Infatti non ha avuto portata dogmatica. Inoltre, 
la sua omissione a proposito del comunismo può farlo passare alla storia come il concilio apastorale per eccellenza. 
Spieghiamo il senso specifico di questa affermazione. 
Il lettore immagini un immenso gregge che langue in campi poveri e aridi, attaccato da ogni parte 
da sciami di api, da vespe e da uccelli rapaci. I pastori si pongono a irrigare la prateria e ad 
allontanare gli sciami. Questa attività può essere qualificata come pastorale? In tesi, certamente. Ma
nell'ipotesi che, nello stesso tempo, il gregge fosse attaccato da branchi di lupi feroci, molti dei 
quali con pelli di pecora, e i pastori omettessero completamente di smascherare o di mettere in fuga 
i lupi, mentre lottano contro insetti e uccelli, la loro opera potrebbe essere considerata pastorale, 
ossia propria di buoni e fedeli pastori? 
In altre parole, hanno agito come autentici Pastori quanti, nel Concilio Vaticano II, hanno voluto 
spaventare gli avversari minores e hanno imposto -- con il loro silenzio -- di lasciare via libera 
all'avversario maior? 
Con tattiche aggiornate -- delle quali, per altro, il minimo che si può dire è che sono contestabili sul piano teorico e si vanno rivelando catastrofiche nella pratica -- il Concilio Vaticano II ha tentato di 
mettere in fuga, per così dire, api, vespe e uccelli rapaci. Il suo silenzio sul comunismo ha lasciato
tutta la libertà ai lupi. L'opera svolta da questo concilio non può essere scritta, come realmente 
pastorale, né nella storia, né nel Libro della Vita. 
È duro dirlo. Ma l'evidenza dei fatti indica, in questo senso, il Concilio Vaticano II come una delle 
maggiori calamità, se non la maggiore, della storia della Chiesa. A partire da esso è penetrato nella 
Chiesa, in proporzioni impensabili, il "fumo di Satana", che si va ogni giorno sempre più 
diffondendo, con la terribile forza di espansione dei gas. A scandalo di innumerevoli anime, il 
Corpo Mistico di Cristo è entrato in un sinistro processo che potrebbe essere chiamato di 
autodemolizione. 
La storia narra l'enorme numero di drammi che la Chiesa ha sofferto durante i venti secoli della sua 
esistenza: opposizioni che sono nate fuori di essa, e che sempre da fuori hanno tentato di 
distruggerla; tumori formatisi al suo interno, da essa recisi, e che da quel momento tentano di 
distruggerla con ferocia, operando dall'esterno verso l'interno. 
Ma quando mai ha visto la storia, prima di oggi, un tentativo di demolizione della Chiesa, che non è 
più fatta da un avversario, ma è qualificato come "autodemolizione" in un'altissima dichiarazione 
che ha avuto ripercussione mondiale? 
Ne è derivato per la Chiesa, e per quanto ancora rimane della civiltà cristiana, un enorme crollo. La 
Ostpolitik vaticana, per esempio, e la gigantesca infiltrazione comunista negli ambienti cattolici, 
sono effetti di tutte queste calamità. E costituiscono altrettanti successi della offensiva della III 
Rivoluzione contro la Chiesa. "

e:

"D. La opposizione degli uomini banali
Gli altri faranno, a questo proposito, quanto in tutte le epoche hanno fatto gli spiriti banali e senza 
ardimento. Sorrideranno e dichiareranno impossibili queste trasformazioni, perché sono tali da mutare le loro abitudini mentali. Infatti esse sono aberranti rispetto al buon senso, e agli uomini 
banali il buon senso pare l'unica via normale battuta dalla storia. Sorrideranno increduli e ottimisti
di fronte a queste prospettive, come sorrise Leone X a proposito della volgare "bega tra monaci", 
che fu tutto quanto seppe discernere nella nascente I Rivoluzione. 
O come Luigi XVI, educato da Fénelon, sorrise di fronte ai primi fermenti della II Rivoluzione, che 
gli si presentavano in splendide sale di corte, cullati telvolta dal suono argentino del clavicembalo, o 
discretamente illuminati negli ambienti e nelle scene bucoliche, come nell'Hameau della sua sposa. 
Come sorridono, ancora oggi, in Occidente, ottimisti e scettici, di fronte alle manovre del sorridente
comunismo post-staliniano, o alle convulsioni che preannunciano la IV Rivoluzione, molti 
esponenti elevati, e perfino tra i più elevati, della Chiesa e del potere temporale Se un giorno la III o 
la IV Rivoluzione si impadronirà della vita temporale della umanità, assistita nella sfera spirituale 
dal progressismo ecumenico, lo dovrà più alla incuria e alla collaborazione di questi sorridenti e 
ottimisti profeti del "buon senso", che a tutta l'opera aggressiva e maliziosa delle masse e dei servizi di propaganda rivoluzionari.".

Il centrismo rappresenta tutto ciò.
Esso rappresenta posizione ambigue e spesso dettate più da logiche elettorali che non da idee vere e valori.
Il cattolicesimo difende i valori come la sacralità della vita e della famiglia ed è contro l'educazione di Stato.
Ora, se un politico cattolico si schiera con chi la pensa nel modo opposto e ne sostiene le tesi, contraddice la sua stessa fede e ciò in cui crede.
In questo caso, la Rivoluzione non ha bisogno di armi.
Tramite i centristi, essa prende il consenso delle masse, che non sanno come vanno le cose.
Questo è il male del centrismo.
Cordiali saluti.





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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.