Ieri, guardando il noto film "2012" su "Cielo", ho fatto una riflessione.
Com'è noto, lo Yellowstone National Park nasconde un segreto terribile.
Esso è un supervulcano.
I vari geysers (dei quali cito l'Old faithful) e getti di vapore sono frutto di un'intensa attività vulcanica sottostante.
Ora, se questo enorme vulcano dovesse eruttare, cosa potrebbe accadere.
Un'eruzione del Parco di Yellowstone potrebbe dare luogo ad un'esplosione con un'energia pari a quella di 20 bombe nucleari.
Tenendo conto della vastità dell'area, chi si trova nelle vicinanze sarebbe ucciso all'istante.
Poi, dall'enorme cratere verrebbe lanciata fuori una non meno grande nuvola di prodotti piroclastici, come ceneri, bombe e lapilli.
Questa nuvola avrebbe la forma di un fungo, proiettandosi in aria per qualche migliaio di metri, per poi collassare al suolo, provocando morte e distruzione.
Coloro che si troverebbero in zona finirebbero come gli abitanti di Pompei, Ercolano e Stabia che morirono nell'eruzione del Vesuvio che ci fu nel 79 AD.
Le persone morirebbero di una morte terribile.
Esse verrebbero bruciate dall'interno.
La nuvola di ceneri e di gas si espanderebbe sugli Stati Uniti, grazie ai venti.
Ci sarebbero molti problemi a fare volare aerei ed elicotteri.
Le ceneri, infatti, intaserebbero i motori, mettendoli fuori uso.
Quindi gli spostamenti da e per gli Stati Uniti diventerebbero difficoltosi.
Per gli abitanti statunitensi ci sarebbe un altro rischio, quello di problemi respiratori, per via delle ceneri che entrerebbero nei polmoni.
Il danno però, non sarebbe limitato agli USA.
La grande quantità di cenere rimarrebbe in atmosfera.
Ciò comporterebbe una minore penetrazione della luce solare.
Questo comporterebbe un clima più freddo.
Casi del genere nella storia ci furono.
Basti citare l'eruzione di Santorini (Grecia, 1628-1627 BC), a quella del vulcano Tamobra (Indonesia, 1812 AD) o a quella del vulcano Kratatoa (Indonesia, 1883).
Il clima sarebbe determinato da fenomeni atmosferici più forti, come piogge torrenziali, nevicate, nubifragi e quant'altro.
Un clima del genere avrebbe ricadute negative sull'agricoltura, sull'allevamento e sul turismo.
Questo determinerebbe l'aumento dei prezzi dei cibi ed un minore afflusso nelle zone turistiche.
L'economia ne risentirebbe.
Non sarebbe certamente l'Apocalisse descritta dal film "2012" ma ci sarebbero dei bei danni.
Comunque, la zona del Parco di Yellowstone è tenuta sotto controllo e se dovesse accadere qualcosa si potrebbe intervenire per ridurre i problemi.
Anche noi, qui in Italia potremmo avere problemi con il Vesuvio.
Sul blog di Oliviero Mannucci "I Tempi sono maturi", c'è questo articolo intitolato "Allarme dagli Usa: «Vesuvio bomba per tutta l'Europa»".
Si sa, il noto vulcano napoletano potrebbe eruttare e potrebbe farlo nel peggiore dei modi, con un'eruzione esplosiva.
Le lave del Vesuvio sono vischiose (come testimonia la forma a cono del monte vulcanico) ed il vulcano è in stato di quiete dal dal 1944.
Anche il Vesuvio potrebbe emettere bombe, lapilli, gas e ceneri, come nel 79 AD, quando distrusse Pompei, Ercolano e Stabia.
Il rischio è che possa fare molti morti, tenendo conto che, rispetto, al 79 AD, gli abitanti siano molti di più.
Secondo gli studi, se il Vesuvio dovesse svegliarsi, darebbe ben 10 ore di tempo agli abitanti per prendere le contromisure, prima dell'eruzione.
La situazione è monitorata e ci sono i piani di evacuazione.
Però, la natura è imprevedibile.
Leggete anche il mio articolo su "Italia chiama Italia".
Cordiali saluti.
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