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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 28 settembre 2012

Gilbert Keith Chesterton, "The Blunders of Our Parties", in "The Collected Works - 'The Illustrated London News' (1923-1925)"

Cari amici ed amiche.

Leggete questo testo di Gilbert Keith Chesterton che è intitolato "The Blunders of Our Parties", in "The Collected Works - 'The Illustrated London News'":


«Così come ci sono differenze reali tra le diverse sfumature di blu, anche se restano entrambe blu, o differenze reali tra Oxford e Cambridge, anche se sono entrambi due parchi giochi piacevoli, c’è, dopo tutto, qualcosa dietro l’atteggiamento del Partito Conservatore (Tory) verso il proprio avversario, sia esso Liberale o Laburista. È qualcosa di piuttosto interessante, e potrebbe essere riassunto così. Tutto il mondo moderno si è diviso tra Conservatori e Progressisti. L’attività dei progressisti consiste nel provare a fare errori. L’attività dei Conservatori consiste nell’evitare che gli errori vengano corretti. Anche nel momento in cui il rivoluzionario potrebbe pentirsi della sua rivoluzione, il tradizionalista è già lì a difenderla come parte della sua tradizione. Così, abbiamo due grosse tipologie umane: la persona avanzata che ci precipita verso le rovine, e quella retrospettiva che ammira le rovine. Le ammira soprattutto sotto i raggi della luna, per non dire al chiaro di luna. Ogni nuovo errore del progressista o del pedante diventa immediatamente una leggenda di antichità immemorabile per lo snob. Ciò è definito bilanciamento, o pesi e contrappesi, dalla nostra Costituzione. L’intero compito dei Conservatori (Tories) nella storia è stato quello di difendere le azioni dei Liberali (Whigs). E il vecchio Unionista che predichi sull’Ulster sarebbe probabilmente sorpreso di essere chiamato rivoluzionario. Eppure, anche per sua stessa ammissione, prenderebbe posizione in merito ai principi della Rivoluzione – vale a dire la Rivoluzione del 1688. In breve, il Partito Conservatore (Tory) di due o tre anni fa è esistito solo per difendere ciò che il Partito Conservatore (Tory) di duecento anni fa aveva provato a prevenire. E, così com’è avvenuto per la Rivoluzione Liberale (dei Whigs), è avvenuto esattamente anche con la rivoluzione industriale. Quando il Conservatore medio o il Costituzionalista medio insorgono per difendere il capitalismo, essi difendono i deplorevoli risultati dei più recenti errori dei Radicali. Sono stati i Radicali che hanno fatto la rivoluzione industriale, con il suo sudore e le sue baraccopoli, i suoi milionari e i suoi milioni di schiavi salariati. Ma non appena il Progressista ha realizzato questo felice risultato, è divenuto immediatamente dovere del Conservatore evitare che esso venisse annullato. Il capitalismo è semplicemente il caos che segue al fallimento dell’individualismo più puro. Ma quegli stessi tradizionalisti che non sono mai caduti nell’errore dell’individualismo si sono proibiti di evidenziare che l’individualismo è fallito. La politica di Manchester è stata accettata come cosa di successo in modo talmente abietto che i suoi nemici sconfitti non hanno avuto nemmeno il coraggio di notare che essa è fallita. Diventa dovere del Partito Conservatore (Tory) difendere il trionfo dei Radicali anche quando esso finisce in sconfitta.».

Ringrazio l'amico Filippo Giorgianni. Quel ragazzo è un genio!
A lui voglio fare i miei auguri per la sua laurea.
E' un ragazzo pieno di risorse ed intelligente!
Inoltre, con me si è sempre comportato bene.
Spero di incontrarlo di persona.
Ora, faccio una riflessione.
Il falso conservatorismo è una pratica purtroppo diffusa.
Chesterton citò il Partito Conservatore del suo Paese.
In realtà, non tutti i conservatori britannici (Tories) furono falsi conservatori.
Ci furono anche conservatori autentici, quelli spesso inclini a simpatizzare per i cattolici. 
Io posso citare la sinistra italiana, Partito Democratico in primis.
La sinistra italiana, oggi, si attacca alla Costituzione (come se fosse la Bibbia) e ne impedisce ogni riforma.
Questo è falso conservatorismo.
La sinistra vuole mantenere questo ordine perché, a suo tempo, essa concorse a farlo ed oggi le dà dei privilegi.
Quindi, la sinistra inizia a fare manifestazioni patriottiche (come la destra) ed inneggia alla bandiera italiana, quella stessa bandiera che il Partito Comunista (da cui discende il Partito Democratico) odiava e riteneva "troppo borghese".
Questa è la pura ipocrisia.
Quando vengono toccati i loro privilegi, i rivoluzionari diventano conservatori.
Lo stesso discorso dei falsi conservatori vale per certi cattolici, come i sedevacantisti.
Essi, in nome della tradizione cattolica, si misero contro il Papa e contro il Papa agiscono tutt'ora.
Il falso conservatorismo è quell'idea che si fonda solo sulla facciata e sulla convenienza.
Cordiali saluti. 


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Liberiamo l'Europa dall'ideologia "Green"

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.