Cari amici ed amiche.
L'amica Francesca Padovese ha scritto questo articolo sul suo blog "Stand Up and Fight" che è intitolato "Ci è o ci fa?":
"La persona troppo accomodante non fa che nutrire un coccodrillo
nella speranza di essere divorata per ultima. Sir Wiston Churchill
Il presidente egiziano Mohamed Morsi è in visita in Italia.
Personalmente, fossi stata io il Presidente della Repubblica non
l’avre fatto neppure entrare in Italia. Questo perché fa parte dei
Fratelli Mussulmani gruppo terroristico da cui sono nati hamas, al qaeda
ed hezbollah, il cui motto è “Allāh è il nostro obiettivo. Il Profeta è
il nostro capo. Il Corano è la nostra legge. Il jihād è la nostra via.
Morire nella via di Allāh è la nostra suprema speranza”.
Fatta questa brevissima premessa vorrei commentare una parte delle
dichiarazioni rilasciate dal Presidente Napolitano dopo la conferenza
stampa e cioè questa: “Ho apprezzato moltissimo che il principio numero
uno su cui si impegna il nuovo Egitto è quello della eguaglianza di
diritti tra tutti i cittadini”. Vediamo di commentare senza lasciarci
prendere dallo sconforto e dalla rabbia. È vero che dopo l’elezione,
Morsi ha promesso ugugaglianza per tutti gli egiziani, ma è vero anche
che, durante la campagna elettorale, ai sui sostenitori aveva promesso
che la Costituzione si sarebbe basata sula Sharia, Sharia che di certo non promuove l’uguaglianza.
E ancora: “… impegno a sviluppare i rapporti di cooperazione
economica per contribuire a dare risposte alle esigenze di lavoro e di
avanzamento del popolo egiziano – potranno anche valere per sbarazzare
il campo da pericoli che vediamo manifestarsi in un’area vicina sia
all’Italia che all’Egitto in questi giorni, cioè pericoli di risposte
terroristiche irrazionali e gravemente pericolose anche a fenomeni
deprecabili come certi fenomeni di offesa a qualsiasi credo religioso”. È
sciocco promettere soldi che non si hanno con la speranza che possano
fermare il terrorismo, quando è molto possibile che possano invece
promuoverlo, ed è sciocco, stupido, suicida, non avere il coraggio di
denunciare il fatto che il problema di tutto è l’Islam. Mi chiedo poi
perché, quando ad essere offeso è l’Islam, sono tutti in prima fila a
chiedere scusa, mentre quando è il Cristianesimo ad essere offeso,
nessuno osa fiatare.
Poi la sottolineatura della costante amicizia italiana con il mondo
arabo, mi è sembrato un modo al quanto scadente di cercare di proteggere
l’Italia e i suoi soldati in Medio Oriente da eventuali attacchi
islamici.
Secondo me, Morsi è l’ennesimo esempio di leader arabo che applica la
taqiya (dissimulazione) con l’Occidente in quanto a noi dice quello che
vogliamo sentirci dire, mentre alla usa gente dice la verità. E
l’Occidente ci cade sempre.
Vi lascio con due articoli scritti in inglese e presi dal sito FrontPage Magazine:
Effettivamente, Francesca (alla quale faccio i complimenti) solleva un tema importante.
Ora, questi nuovi capi di stato musulmani che sono venuti fuori dalla "Primavera Araba" si dicono "moderati".
Però, essi provengono da movimenti estremi e la storia non può essere cancellata.
Ora, questi capi di Stato parlano di pace ma c'è da chiedersi cosa ci sia sotto.
Secondo me, essi vogliono guadagnarsi la stima e la fiducia degli Stati occidentali, sia per legittimarsi agli occhi di tutti e sia per isolare Israele.
Quest'ultimo denuncia i rischi di fondamentalismi.
L'Occidente sta facendo un'azione imprudente a concedere troppo a questi nuovi regimi.
I capi di Stato occidentali credono di aiutare gli Arabi a trovare la democrazia, dando credito a queste persone.
Mi sembra quasi una partita di calcio in cui una squadra gioca scoprendo la difesa.
Così, si espone al contropiede dei propri avversari.
L'Occidente di oggi è come quella squadra.
Sta prestando il fianco ai fondamentalisti.
La "taqyya", purtroppo, è ancora presente.
Non vorrei che l'Occidente fosse impreparato, qualora questi regimi dovessero gettare la maschera e fare qualche danno ad esso.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Grazie mille per aver ripreso il mio post. Bisogna fare informazione anche su questo visto che l'ignoranza abbonda. Condivisibile al 100% la tua riflessione!
RispondiEliminaP.S. Nella quart'ultima riga c'è un errore di battitura
Grazie a te, Francesca.
RispondiEliminaOramai, io e te ci conosciamo da un bel po' e sai come la penso su certe cose.
Ho corretto l'errore di battitura.
Ciao.
Noi siamo "politicamente corretti"...molti musulmani, invece, si permettono di fare ogni cosa.
RispondiEliminaQui c'è qualcosa che non quadra.