Aderite all'Appello contro "La Giornata Mondiale per l'Aborto".
Anch'io aderisco e spero che lo facciate in tanti.
Questo evento è stato organizzato dall'associazione "Voglio Vivere".
L'aborto è un crimine poiché nega un diritto sacrosanto, quello alla vita.
Purtroppo, però, dire ciò può costare caro.
Il caso Sallusti è l'esempio più eclatante.
Questo caso era nato nel 2007, quando Alessandro Sallusti dirigeva il quotidiano "Libero".
Il caso era nato da un articolo (che non era stato scritto da Sallusti ma da Renato Farina, sotto lo pseudonimo "Dreyfus") in cui si contestava la decisione di un giudice che aveva dato una sentenza favorevole ad un aborto.
Il link http://www.ogginotizie.it/173472-caso-sallusti-ecco-il-testo-della-039-articolo-incriminato/#.UGRLfo3N98N mostra il testo dell'articolo incriminato.
A questo punto, contestare l'aborto diventa reato?
Se dovesse essere così, la situazione potrebbe farsi molto triste.
Difendere la vita potrebbe diventare reato perché vi è una lobby che vuole proporre l'aborto, spacciandolo per un atto di civiltà.
Se difendere la vita è una colpa, io sono colpevole ed impenitente!
Non chiedo scusa!
Con chi mi devo scusare?
L'aborto è una follia pura. Negare la vita solo perché una persona lo decide è una follia.
Se una madre non vuole essere tale, può fare nascere il bambino, non riconoscerlo e darlo in adozione.
Termino suggerendovi di leggere l'articolo scritto dall'amica Francesca Padovese sul suo blog "Stand Up and Fight" che è intitolato "Vergogna!".
Spesso, il "reato d'opinione" serve solo a zittire chi vuole dire la verità.
Cordiali.
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