Re Artù |
La storia di re Artù è affascinante.
Le gesta più note di questo sovrano britannico furono raccontate nel 1139 da Goffredo di Monmouth.
La sua "Historia regum Britanniae" è arrivata fino ai giorni nostri.
Ora, Artù potrebbe essere esistito realmente.
Con ogni probabilità, egli potrebbe essere vissuto nel V secolo AD.
Nel 407, i Romani dovettero abbandonare la Britannia.
Essa fu sotto il controllo dei capi romano-britannici.
Uno di questi fu un certo Riotamo (in latino Riothamus) che visse nella metà del V secolo.
Questi combatté contro i Sassoni e, secondo il racconto di Goffredo di Monmouth, potrebbe essere stato lui re Artù.
Alla storia si sovrappose il mito.
Qui entrò in gioco il mago Merlino.
Secondo il mito, un re di nome Uther Pendragon si era innamorato di una nobildonna, lady Igraine.
Ella, però, era già sposata con Gorlois, duca di Cornvaglia.
Il re, però era disposto a fare ogni cosa, pur di possedere Igraine.
Così chiese aiuto a Merlino che gli diede le sembianze di Gorlois.
Il vero Gorlois venne mandato in guerra (ove morì) ma (sapendo del re) richiuse la moglie nel castello dell'Isola di Titangel.
Però, re Uther, sotto le sembianze di Gorlois, entrò nel castello e possedette Igraine.
Da quella relazione nacque re Artù.
Ora, Titangel esiste veramente.
Si trova in Cornovaglia.
Però, questo luogo è una penisola e non un'isola.
Questo può essere spiegato dal fatto che la Gran Bretagna sia cambiata.
Ad oggi, infatti, la parte sud-orientale dell'isola si sta abbassando mentre quella sud occidentale si sta alzando.
Londra è sempre più a rischio di inondazioni.
Tra l'altro, al tempo dei Romani, il Somerset era una palude o semi-sommerso.
Il nome "Somerset" significa "mare d'estate".
Ora, a Titangel ci sono le rovine di un castello normanno fatto costruire dal conte Richard di Cornovaglia.
Il castello si raggiunge salendo due scale ripide. Dal castello parte un sentiero che porta alla chiesa normanna.
Chi viveva in quella zona doveva essere molto ricco, poiché sono state ritrovate ceramiche provenienti dal Mediterraneo orientale e di epoca anteriore a quella normanna.
Dunque, può darsi che in quella zona ci sia stato qualcuno di veramente molto potente.
Bisognerebbe fare delle indagini approfondite.
Bisogna vedere se ci sia stato o meno un castrum romano.
Termino con una mia poesia:
TITANGEL
Viritati d'omo et viritati di Diu...
surelle funu induve a more...
ebbe l'Imperio di Roma, in onne ghjornu et ora,
heros et legenda vennero, chi ibi sape...
lo grende scrive, come pianta...fora!
Intra Brittoni...et Romani...
et Sassoni, ancor pagani,
et Angli...contra Cristu...et so' la Ghjesgia,
intra le brume...a vena...contra la marmaglia...
andò ellu, Uther de' Pendragon, nta battaglia!
Ma maior tanto sì et forte...
su l'Insula di Titangel, di Gorlois fimmina...
et mugghieri in seducere, chì Merlin cangiò...
per possesso in so' maritu...fici ellu sì quella!
Sì voluntati si il mortale tene,
né arme et né castelli et mura...
et si invero sta quella dura,
come chì d'Artù rè die'...ellu i natali,
l'astutia vero faci il somniari...
com' a dì movono versi tali!
Cordiali saluti.
Titangel-Cornovaglia |
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