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martedì 18 settembre 2012

Primavera araba? No, Inverno della civiltà!

Cari amici ed amiche.

L'amica Angela Piscitelli mi ha fatto avere un articolo del suo sito "Zona di Frontiera" che è intitolato "Il sangue della primavera".

Il succitato articolo fa il paio con quest'altro scritto sul sito "Secondo Protocollo" che è intitolato "Il miraggio dell'Islam moderato" , di cui mostro un pezzo che recita:

"Facciamo finta di credere alle favole e con un grande sforzo di fantasia proviamo ad ammettere che esista una parte del mondo musulmano che sia “moderato”, che sia lontano dalla ideologia dei salafiti, dei Fratelli Musulmani e di Al Qaeda. Insomma quell’Islam moderato con cui politici e clerici di tutto il mondo vorrebbero dialogare.



Sempre lavorando di fantasia ci immaginiamo che questa parte “moderata” del mondo islamico, che alcuni credono essere la stragrande maggioranza (questo si che è lavorare di fantasia), sia anche politicamente attiva e che voglia effettivamente dialogare con l’occidente. Essere politicamente attivi significa proporsi al mondo, mettersi in evidenza e, soprattutto, rimarcare le differenze tra loro e gli estremisti. Cosa immaginiamo che farebbero quindi i moderati per rimarcare la differenza tra loro e gli sgozzatori di professione? Prima di tutto ci aspetteremmo una dura condanna pubblica delle violenze in corso anche in queste ore contro le sedi diplomatiche americane. Ma, lavorando ancora di più con la fantasia, ci aspetteremmo una dura condanna delle stragi di cristiani in Nigeria e in altre parti del mondo, degli attacchi antisemiti (come quello di Tolosa), delle violenze sulle donne. Ci aspetteremmo una durissima condanna del tentativo di imporre la Sharia (con tutte le sue conseguenze anti-democratiche) in quei Paesi che hanno visto la cosiddetta “primavera araba”. Insomma ci aspetteremmo tante cose e comunque un certo attivismo volto a rimarcare le differenze tra loro (i moderati) e gli altri (gli estremisti).

E adesso torniamo alla realtà. In tanti anni in cui si è continuato a parlare di “islam moderato” non abbiamo mai visto questo immenso mondo (a detta degli altri) prendere seriamente posizione contro le incredibile violenze del mondo integralista islamico. Non abbiamo mai visto condannare con fermezza le violenze sulle donne, mai visto una parola di condanna sui massacri di cristiani in Nigeria e in altre parti del mondo, mai visto una parola contro la distruzione delle chiese, dei santuari (persino di quelli islamici) e delle incredibili violenze in Paesi come il Mali, il Niger, il Pakistan, la Somalia ecc. ecc. ecc. ecc. Insomma non abbiamo mai visto da parte dei cosiddetti “moderati” fare qualcosa per rimarcare la differenza tra loro e gli integralisti.".


Effettivamente, qui c'è qualcosa che non quadra.
Qui in Occidente, vari mass media hanno visto nella "Primavera Araba" una presa del coscienza del valore della democrazia da parte del mondo arabo e hanno salutato come un fatto positivo le cadute di Ben Ali, Gheddafi e Mubarack.
Mi ricordo del fatto che, durante la guerra contro Gheddafi, l'allora governo del presidente Berlusconi sia stato visto male da Paesi come la Francia e la Germania e anche dagli Stati Uniti di Barack Obama per il fatto di essere stato riottoso nel combattere contro Gheddafi.
Ora, la storia, purtroppo, dice una cosa diversa.
Al posto di questi tiranni ne sono venuti altri che puntano a distruggere l'Occidente, il Giudaismo, il Cristianesimo ed Israele.
Essi puntano a distruggere chiese e sinagoghe, come quei santuari islamici i cui fedeli sono ritenuti eterodossi.
Non solo vi è questo, ma in alcuni Paesi occidentali, come la Gran Bretagna, si arrivati ad accettare la Sharia, un insieme di norme inaccettabili per un Paese civile.
Questa non è una "primavera" ma è un "inverno (per non dire un inferno) della civiltà".
Cordiali saluti.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.