Cari amici ed amiche.
Faccio gli auguri di felice compleanno al presidente Silvio Berlusconi!
Li faccio con il cuore.
Gli sono vicino politicamente ed umanamente in questo momento non bello.
Tra lo scandalo nel Lazio, che (come al solito) è stato usato dalla sinistra per gettare fango, il crollo di consensi del suo partito (di cui con orgoglio faccio parte), gli attacchi giudiziari nei suoi confronti e le perdite economiche subite.
Sta girando una notizia che dice che egli voglia vendere Villa Certosa, perché (sempre secondo questa notizia) egli sarebbe in difficoltà economiche.
Pare che il prezzo si aggiri intorno ai 470 milioni di Euro.
Io sono dispiaciuto per questa cosa che è anche la dimostrazione del fatto che il presidente Berlusconi non abbia tratto alcun profitto dalla politica.
Lui non è entrato in politica per arricchirsi.
I fatti attuali lo dimostrano.
Lui non si è arricchito con la politica.
Anzi, sembra che ci stia rimettendo.
Sono altri coloro che si sono arricchiti con la politica, i soliti politici di professione, altri che non hanno fatto altro che politica.
Non faccio nomi (per non correre il rischio di beccarmi una querela, visto l'andazzo) ma essi sono noti.
Alcuni di essi, ad esempio, hanno vissuto in case popolari (pagando affitti irrisori) nonostante i grandi emolumenti che hanno percepito da parlamentari.
Il presidente Berlusconi, invece, si è arricchito con le sue aziende.
Politicamente, egli ha impedito ai post-comunisti (poco post e molto comunisti) di salire al potere.
Oggi, c'è chi lo vorrebbe fuori dalla politica e dal Popolo della Libertà.
Ciò sarebbe folle.
Almeno, egli deve fare il "padre nobile" del Popolo della Libertà.
Potrebbe anche non candidarsi ma è giusto che faccia almeno il "padre nobile" del partito.
E' un suo diritto.
Se poi egli volesse candidarsi alle elezioni del 2013, io lo sosterrei e lo voterei di sicuro.
A lui va detta solo una cosa: grazie!
Bisogna ringraziarlo del fatto che egli abbia evitato a questa sinistra troppo legata ai modelli comunisti di salire al potere.
Oggi, vari esponenti del Partito Democratico dicono di non essere comunisti.
Io mi ricordo di loro che in passato cantavano l'inno dell'"Internazionale", che sfilavano con le odiose bandiere rosse ed erano molto legati all'Unione Sovietica.
Qualcuno di loro appoggiò l'attacco sovietico a Budapest il 4 novembre 1956.
Oggi, essi dicono di avere rinnegato ciò.
Io penso che, per cambiare, un comunista debba rinnegare sé stesso.
Nel 1994, il presidente Berlusconi impedì ai comunisti di salire al potere.
Per questo, dobbiamo essergli grati e la storia lo ricorderà.
Lo fece anche rimettendoci.
Basti pensare agli attacchi mediatici nei suoi confronti.
Al presidente faccio gli auguri di un felice compleanno e di ogni bene.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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