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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 7 settembre 2012

Ecco perché non voterò il Movimento 5 Stelle!



Gianroberto Casaleggio



Cari amici ed amiche.

Guardate questo video (il cui link è http://youtu.be/Oah6vq4QHPY e potete consultarlo, qualora venissi censurato, cosa che mi sta capitando di frequente) e rimanete sbigottiti!

Ieri, durante la trasmissione "Piazzapulita" (trasmissione condotta da Corrado Formigli che va in onda su La 7) si è sentito un fuori onda shock di Giovanni Favia, esponente importante del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e consigliere regionale dell'Emilia-Romagna.
In questo fuori onda, Favia ha parlato di Gianroberto Casaleggio, il "guru" di Beppe Grillo, l'artefice "deus ex machina" del Movimento 5 Stelle, un  personaggio che io paragonerei ad un puparo, mentre Grillo e gli altri sono i pupi.
Il ritratto che Favia ha fatto di Casaleggio non è molto lusinghiero.
In pratica, Favia ha parlato di scarsa democrazia nel suo stesso movimento.
Ad esempio, egli ha parlato di Casaleggio che telefona ( o che fa telefonare Grillo) ai membri del movimento che mostrano dissenso rispetto alla sua linea.
In pratica, Casaleggio avrebbe potere di vita e di morte (non in senso fisico, ovviamente, ma politico) sui membri del movimento.
Su Casaleggio si dicono molte cose.
Guardate il video qui sotto.


Il link del video è http://youtu.be/9mYgbCW8XNA.
Io non so se tutto ciò sia vero o meno (perciò non giudico) ma se dovesse essere vero, la cosa sarebbe inquietante.
Si parla di un mondo senza religioni (e quindi senza Dio) e partiti.
Questa cosa non mi piace per niente.
Questo, per me, è un motivo in più per non votare il Movimento 5 Stelle.
I membri di questo movimento parlano di "democrazia diretta" ma poi, visto anche quello che si è sentito, all'interno dello stesso si fa il contrario.
Tra l'altro, il simbolo è nelle mani di Beppe Grillo e questi può decidere di non finanziare una lista, qualora vi siano esponenti non graditi a lui o a Casaleggio, che di quel movimento è il cofondatore.
Inoltre, di quel movimento non mi piace il programma.
Grillo dice: "No agli inceneritori!".
Tuttavia, egli non propone niente di alternativo.
Grillo dice: "No alla TAV!"
Tuttavia, egli non propone niente di alternativo!
Grillo dice: "No alla Legge Biagi!".
Però, egli non propone niente di alternativo per riformare questo sgangherato mondo del lavoro e risolvere il problema della disoccupazione giovanile, problema che conosco, essendo anch'io disoccupato.
Protestare è facile! Proporre è difficile!
Inoltre, fare politica non è solo stare nella rete, nel web, per dirla all'inglese e fare capire tutti.
Fare politica (come ha detto una volta il grande Roberto Formigoni, il presidente della Regione Lombardia) è anche andare in giro e (usando le parole testuali di Formigoni)  "consumarsi le suole delle scarpe".
Quando faccio le campagne elettorali con il mio partito, il Popolo della Libertà,  (o con il centrodestra, visto che ogni tanto aiuto anche la Lega Nord, che è nostra alleata) qui a Roncoferraro (Mantova), io sto sul computer (facendo propaganda) ma partecipo anche ai banchetti elettorali, parlo con la gente e la ascolto (cercando di capirne i problemi) e vado in giro a portare i volantini.
In pratica, io ci metto la faccia!
Fare politica vuole dire anche mettere la faccia in ciò che si dice.
La rete è uno strumento utilissimo ma anche i "vecchi metodi" vanno ancora bene ed è bene usarli.
Grillo si affida solo alla rete e ciò pone dubbi sul suo reale consenso.
In pratica, egli fa propaganda di sé stesso, dicendo: "Ehi, io consenso! Votatemi!".
In realtà, questo consenso è virtuale.
E' molto facile fare un'"adunanza oceanica" in una città, parlare, mandare a quel paese i politici, fare qualche gag, riscaldare gli animi di una piazza frustrata dalla crisi (istigandola all'odio) e non ascoltare la gente.
Questo, per me, non è fare politica.
Inoltre, di Grillo non mi è piaciuta la posizione nei confronti di Israele.
In pratica, egli sta sostenendo le tesi contro lo Stato ebraico, rasentando un bieco antisemitismo.
Per finire, non mi piacciono le posizioni di Grillo contro la Chiesa, una grande istituzione che cerca di contribuire al bene della società.
Lo dico da cattolico e da cittadino di un Paese che ha bisogno di buona politica.
Cordiali saluti.







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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.