La farsa intorno alla questione di Silvia Romano

Questa è l'Italia di oggi: termoscanner, rigoroso distanziamento sociale, multe di migliaia di euro, braccialetti elettronici per i bambini, app di tracciamento, lunghe file e controlli continui, droni per chi corre sulla spiaggia.

Però, per le sceneggiate del regime il distanziamento sociale non vale, devono festeggiare vicini vicini la "vittoria" da dare in pasto al popolo affamato.

Fa specie vedere gli assembramenti intorno a Silvia Romano, la ragazza italiana rapita in Kenya diciotto mesi fa e che è stata liberata.

Appare chiaro che certe persone siano più "uguali di altre".

A noi, poveri "comuni mortali", viene imposto il distanziamento sociale e ci è vietata persino la manifestazione.

Noi non possiamo neppure assistere alle nostre funzioni religiose, se non secondo i dettami di Giuseppe Conte e soci.

Però, questi ultimi possono fare quello che vogliono e cantano "vittoria" per il fatto che Silvia Romano sia tornata a casa.

In realtà, sappiamo tutti dei 4 milioni di Euro pagati ai terroristi islamici che l'hanno rapita. 

Oltretutto, forse per la sindrome di Stoccolma, la ragazza si è anche convertita all'Islam.

Ora, in questa vicenda, si può parlare di una "vittoria mutilata".

Infatti, quei quattro milioni di Euro dato come riscatto saranno usati per azioni di terrorismo contro di noi.

Questi signori del Governo si rendono conto di ciò?

Si rendono conto che i terroristi islamici approfitteranno dei nostri connazionali che andranno in Africa e in altre zone "calde" per avere i soldi attraverso il riscatto?

In pratica, si danno i soldi a coloro che ci vogliono distruggere.

Così, la farsa continua.

                                                                Antonio Gabriele Fucilone-Morris Sonnino