Come riporta anche la "Gazzetta di Mantova", i profili Facebook del primario di pneumologia dell'Ospedale "Carlo Poma", il dottor Giuseppe De Donno, sono stati oscurati.
In quasi undici anni di presenza su Facebook, pensavo di avere visto di tutto.
Mi è stato anche oscurato un profilo Facebook per avere pubblicato una foto di Benito Mussolini, presa da Wikipedia, senza avere fatto manco la minima apologia di fascismo.
Sapere che è stato oscurato il profilo Facebook di un medico che lotta contro il Coronavirus e che ha trovato una possibile cura contro il medesimo mi lascia non poche perplessità sulla reale democraticità del sistema.
Ora, io non sono mai stato un complottista e non penso neppure che la "cura De Donno" sia qualcosa di prodigioso.
Solo Dio può fare miracoli.
Però, mi suona strano che si cerchi di silenziare un medico che ha scoperto che il virus può essere combattuto iniettando nei malati il plasma di persone contagiate che poi sono guarite.
Perché i vari scienziati del mainstream, come Roberto Burioni, attaccano tanto il medico salentino?
Perché si sta spingendo molto per il vaccino di Pomezia e non si valutano altre strade?
Eppure, non si parla nemmeno di ciò.
Ricordo che Israele è uno dei Paesi nei quali la ricerca scientifica va al massimo.
Ricordo che Israele è uno dei Paesi nei quali la ricerca scientifica va al massimo.
Perché non si parla di queste scoperte mentre si dà voce ai soliti "professoroni", che stanno più in TV o su Twitter che non negli ospedali a lottare contro il Coronavirus in prima linea?
Se io fossi il premier, manderei via gli attuali esperti e chiederei la consulenza di chi (come De Donno) combatte contro il Coronavirus in prima linea.
La teoria va bene ma qui serve anche la pratica.
In fatto di pratica, De Donno non è inferiore a quei signori che oggi parlano tanto.
In fatto di pratica, De Donno non è inferiore a quei signori che oggi parlano tanto.
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