"La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma – dall’incontro tra la fede in Dio di Israele, la ragione filosofica dei Greci e il pensiero giuridico di Roma. Questo triplice incontro forma l’intima identità dell’Europa. Nella consapevolezza della responsabilità dell’uomo davanti a Dio e nel riconoscimento della dignità inviolabile dell’uomo, di ogni uomo, questo incontro ha fissato dei criteri del diritto, difendere i quali è nostro compito in questo momento storico."
Le parole del Papa Emerito non fanno una grinza.
Anzi, esse sono certificate dalla storia e dall'arte.
Basti vedere ogni città europea, la quale al centro ha una cattedrale.
Purtroppo, c'è chi non vuole capire ciò e vuole riscrivere la storia affermando i principi di un laicismo che spesso si manifesta anche con la distruzione o la chiusura delle chiese.
Così, si presenta il Medio Evo come un "periodo oscuro" e si attacca a tutti i costi la tradizione giudaico-cristiana, presentandola come "oscurantista", quando (in realtà) salvò la cultura dell'Europa.
Basti pensare ai libri classici salvati dai monaci amanuensi, dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente.
Inoltre, il Medio Evo fu un periodo fiorente, per esempio, per l'arte.
Per certi benpensanti europei, si deve fare una società multiculturale ed "aperta a tutti", distruggendo ogni cosa del passato, la famiglia diventa un "anacronismo".
Così, facendo, si distrugge l'Europa.
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