Su suggerimento dell'amico e socio Morris Sonnino, faccio un articolo su qualcosa di medioevale.
Nella zona nord di Nicosia, capitale di Cipro, vi è un edificio singolare.
L'edificio in questione è denominato in turco Selimiye camii, ossia moschea di Selim, il sultano Selim II (28 maggio 1524-12 dicembre 1574), il quale regnò nel periodo in cui l'Impero Ottomano prese l'isola di Cipro, nel 1571.
Dal 1192 al 1489, Cipro fu un regno governato da una dinastia francese, la dinastia dei Lusignano.
Dal 1489 al 1571 l'isola fu in mano ai Veneziani.
Il 9 settembre 1570, i Turchi presero Nicosia e fecero cose indicibili.
Le donne si suicidarono per non essere schiavizzate.
Poi, entrarono nella cattedrale di Santa Sofia, sfondando la porta, e massacrarono i fedeli al suo interno, con il vescovo di Pafo Francesco Contarini, il quale stava pronunciando il suo sermone.
L'edificio fu privato delle sue vestigia cristiane e trasformato nella Selimiye camii.
Oggi, noi vediamo questo singolare edificio gotico con due minareti a matita al posto delle due torri campanarie.
Ora, ci si deve porre questa domanda: com'era l'edificio prima che fosse convertito in moschea?
Prima di tutto, faccio un piccolo sunto storico dell'edificio.
Non si sa la data esatta dell'inizio della sua costruzione.
Si ritiene che la cattedrale sia stata costruita nel 1209, sui resti di una precedente chiesa bizantina.
Il committente fu il secondo arcivescovo dell'Arcidiocesi latina di Nicosia, un tale Thierry, il quale operò tra il 28 gennaio 1206 e l'anno in cui morì, il 1210 o il 1211.
L'edificio fu costruito secondo il clichet delle cattedrale gotiche francesi.
La costruzione della cattedrale fu molto travagliata, a causa dei terremoti che funestarono la storia di Cipro nel 1267 e nel 1303.
La navata ed il nartece furono completati durante il periodo dell'arcivescovo Giovanni de Conti di Poli (10 maggio 1312-1° agosto 1332).
Nel 1491, la cattedrale fu danneggiata severamente da un altro terremoto.
Tanta parte del coro crollò e la tomba di re Ugo III di Lusignano (1235-24 marzo 1284) fu danneggiata.
Il corpo del re aveva i gioielli.
Il 26 febbraio 1489, la regina vedova di Cipro, la nobildonna veneta Caterina Cornaro (25 novembre 1454-10 luglio 1510) abdicò in favore della Repubblica di Venezia.
Dunque, il Senato veneziano fece ristrutturare la cattedrale.
Per la cronaca, i Veneziani si presero il tesoro di re Ugo III.
Con i Veneziani, la cattedrale divenne il centro di Nicosia.
Il resto della storia è scritto all'inizio di codesto articolo.
Ora, si risponde alla domanda.
Guardando la facciata dell'attuale moschea si nota ancora il nartece (1).
Alla destra di esso, alla sinistra di chi guarda l'edificio stando di fronte ad esso, si vede la base di una delle due torri campanarie, che oggi non esistono più (2).
Dall'altra parte, vi era una torre simile, a giudicare dai resti di muro (3).
Ovviamente, i minareti non esistevano.
Al centro, sopra il portale centrale, vi era un arco a sesto acuto simile al finestrone (che si vede ancora) e che doveva essere una sorta di balcone da cui l'arcivescovo dava le benedizioni o chi stava al governo pronunciava dei discorsi.
I resti di codesta struttura si vedono sul moncone della torre destra (4).
Sul portale centrale si vedono delle nicchie che ospitavano delle opere scultoree (5).
Probabilmente, il finestrone centrale era una vetrata istoriata (6).
Sul portale sinistro (alla destra di chi guarda l'edificio di fronte) si vedono resti di stemmi.
L'interno era caratterizzato da affreschi, statue e tombe importanti, come quella di re Almerico (1155-1 aprile 1205) e del già citato re Ugo III.
Con la trasformazione in moschea, tutto questo fu distrutto.
Furono distrutti anche la navata, l'altare maggiore ed il coro.
Furono costruiti il mihrab, la nicchia vuota che segna La Mecca, ed il minbar, il pulpito.
Tuttavia, resta ancora oggi il pavimento, ricco di immagini ma esso è coperto da tappeti.
Così, una pagina di storia andò distrutta per colpa di fanatici.
La storia ci avrà insegnano qualcosa?
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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